mar122018
Vendite dirette, azienda rinuncia a promozione sul bugiardino
Si è concluso con la rinuncia da parte dell'azienda, e l'eliminazione, di qualsiasi riferimento, riportato sul foglietto illustrativo, a vendita diretta del prodotto e a scontistiche a essa associate, lo scambio di comunicazioni tra Federfarma e la farmaceutica. Il sindacato aveva fatto notare quanto queste politiche commerciali «penalizzassero in termine di immagine il canale farmacia» sottolineando che si tratta di «un messaggio ingannevole posto che, trattandosi di prodotti a prezzo libero e quindi diverso in ogni farmacia, l'Azienda non è in grado di conoscere il prezzo pagato effettivamente dal cittadino in farmacia, mentre il tenore dell'affermazione asserisce, perentoriamente, il contrario. Analogamente lo stesso cittadino non è posto in condizione di valutare l'entità del risparmio, perché non viene indicato il prezzo al pubblico effettivamente praticato dall'Azienda per la vendita diretta». E aveva precisato che «il vero danno del messaggio in esame è squalificare l'impegno del farmacista che con il suo consiglio professionale aiuta il cittadino nella scelta consapevole dell'integratore più adatto alle proprie esigenze».
Ora l'azienda fa un passo indietro: ha fatto sapere di aver venduto direttamente un «numero esiguo di confezioni rispetto ai volumi ceduto tramite i canali classici e ha confermato che il canale farmacia resta al centro della strategia commerciale». L'impegno ora è rivolto «all'attività di eliminazione da tutti i foglietti illustrativi di qualunque riferimento a sconti o possibilità di acquisto diverse da quelle del canale farmacia, evidenziando che tale complessa operazione richiederà qualche tempo e che non sarà possibile intervenire su confezioni già immesse in commercio» e contestualmente il sindacato invita le farmacie a «verificare, nel medio periodo, l'applicazione delle novità descritte».