mar292016
Vertenza Farmacap, le parti si avvicinano. Catizone (Fisascat Cisl): valuteremo proposta economica
«Farmacap ci ha mandato una proposta economica che prevede il riallineamento al Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) in un anno. E' stata fatta un'ipotesi di rateizzazione del pregresso che dovrebbe concludersi per giugno 2017. Abbiamo preso atto della proposta e il 4 aprile faremo un'assemblea con i lavoratori per discuterne. Saranno i dipendenti a decidere se accettare o meno». Con queste parole
Giovanna Catizone della Fisascat Cisl di Roma racconta a
Farmacista33 gli sviluppi dei recenti incontri tra la Direzione generale di Farmacap e i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil che si sono tenuti nel mese di marzo. Il 9 di marzo i dipendenti dell'Azienda speciale farmasociosanitaria capitolina che gestisce 44 farmacie comunali erano entrati in sciopero per reclamare il mancato coinvolgimento degli stessi da parte dell'azienda nei processi decisionali in atto, l'applicazione indiscriminata dei nuovi contratti Assofarm senza alcuna armonizzazione degli stessi e, in particolare, il mancato rispetto del trattamento economico previsto dai contratti Ccnl applicati dal 2013 ad oggi.
D'altro canto,
Simona Laing, nominata a direttore generale dell'azienda lo scorso agosto, aveva rivendicato il pareggio di bilancio dell'azienda nel 2015 dopo 4 anni di negatività, e un margine positivo nel 2016, realtà che potrebbero permettere di salvare l'azienda pubblica che per legge, altrimenti, dovrebbe essere liquidata in parte minoritaria a Spa. A cercare di calmare le acque è il commissario straordinario
Francesco Alvaro, intervenuto in più circostanze anche per cercare di arrivare ad un accordo tra le parti: "fare muro contro muro non serve a nessuno ma credo che le cose stiano prendendo una buona piega - commenta Alvaro - mi sono prodigato per avviare una fase di negoziazione per arrivare ad un accordo tra la parte gestionale dell'azienda e quella dei lavoratori e le ultime riunioni che abbiamo fatto davano segnali di ben sperare". Durante l'ultimo incontro che si è tenuto il 23 marzo, la Direzione generale ha fatto un'importante proposta aziendale, una manovra da un milione e 300 mila euro che permetterebbe di restituire i soldi dovuti dall'azienda agli impiegati nel giro di un anno.
«La Uil sembrava più predisposta ad accettare l'offerta, la Cisl e la Cgil un po' meno perché nonostante vi fosse una rateizzazione, e quindi soldi in busta paga, è stato chiesto anche un ulteriore impegno ai lavoratori - spiega Laing - l'impegno richiesto consiste nell'aderire alla strategia aziendale, lavorando per obiettivi, con valutazione del personale in base alle performance. D'altra parte la situazione è quella che è e per risanare e fare funzionare l'azienda bisogna seguire una strategia: è necessario fare formazione e limitare le assenze, sennò il rischio è che si chiuda».
Attilia Burke