nov122015
Via ufficiale al Fse. Ora Regioni hanno due mesi per interoperatività
La pubblicazione in Gazzetta del decreto del presidente del Consiglio dei ministri (n. 178 del 29 settembre) sul Regolamento in materia di fascicolo sanitario elettronico è di fatto il via ufficiale al Fse, anche se i passaggi per ultimare un percorso che dura ormai da anni non sono ancora finiti. A mancare è il tassello dell'interoperatività regionale, che, secondo le intenzioni del legislatore, dovrebbe realizzarsi entro fine dicembre. Il Regolamento, come già anticipato, contiene tutte le caratteristiche che deve avere il Fascicolo sanitario elettronico e ne definisce i contenuti, da quelli fondamentali e comuni a tutto il territorio italiano, a quelli invece che possono essere implementati sulla base di scelte regionali. Il nucleo minimo dei dati comprende quindi dati identificativi del cittadino, referti, verbali di pronto soccorso, lettere di dimissione, profilo sanitario sintetico, dossier farmaceutico, consenso o diniego alla donazione degli organi. Mentre nei dati integrativi possono rientrare prescrizioni specialistiche, farmaceutiche, ecc, prenotazioni, cartelle cliniche, bilanci di salute, assistenza domiciliare, piani diagnostico terapeutici, assistenza residenziale e semiresidenziale, erogazione farmaci, prestazioni specialistiche, di emergenza urgenza, di assistenza ospedaliera, certificati medici, esenzioni, e così via. Se il Regolamento entrerà in vigore il 26 novembre, ora la palla passa alle Regioni, che hanno tempo fino a fine anno per realizzare, insieme all'Agenzia digitale, l'inter-operabilità su tutto il territorio nazionale, secondo le linee guida di maggio della stessa Agenzia, mettendo a punto sistemi che siano in grado di ovviare alle difformità nelle piattaforme e nei sistemi di codifica. Un lavoro tutt'altro che semplice.
Francesca Giani