mar222023
Violenze contro operatori sanitari, formazione e più personale per contrastarle. I dati relativi ai farmacisti
Aggressioni, minacce e violenze contro operatori sanitari sono più frequenti dove c'è una interazione diretta con l'utenza. Anche in farmacie e parafarmacie. Ecco i dati
Aggressioni, minacce e violenze contro operatori sanitari sono in crescita, con episodi che risultano essere più frequenti dove c'è una interazione diretta con l'utenza. Il fenomeno viene rilevato anche nell'ambito delle farmacie e delle parafarmacie, dove spesso gli eventi sono legati a rapine, furti e atti vandalici, ma violenze verbali e aggressioni fisiche sono segnalate in aumento. Il quadro emerge dalla Relazione sulle attività dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie 2022 del Ministero della salute, presentata al Parlamento, che riporta anche i dati provenienti dagli Ordini professionali.
Aumenta la violenza contro i sanitari. Sono soprattutto pazienti e caregiver
Negli ultimi anni, si legge nella Relazione, in Italia e a livello globale, "si eÌ assistito a una crescita esponenziale e preoccupante di episodi di violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Spesso si tratta di forme di violenza provenienti da pazienti o caregiver, che si traducono in aggressioni fisiche, verbali o di comportamento". In particolare, "gli incidenti che si sono verificati sul luogo di lavoro sono stati molto più frequenti per il settore sanitario e di assistenza sociale rispetto ad altre aree e l'esposizione alla violenza degli operatori del settore sanitario può risultare anche più di dieci volte superiore a quella di operatori di altri settori". In questo scenario, "la pandemia eÌ stata caratterizzata da un particolare e grave incremento delle aggressioni e violenze".
Sono gli operatori che si occupano dell'assistenza diretta a risultare più a rischio e in particolare le categorie più colpite sono "infermieri e donne. Le aree assistenziali in cui, secondo la letteratura, gli episodi accadono con maggiore frequenza sono i dipartimenti di emergenza urgenza e le psichiatrie e a emergere sembra che il principale fattore scatenante sia l'eccessivo tempo di attesa nell'erogazione delle prestazioni". Ma, "sebbene siano molteplici i tentativi di inquadrare il fenomeno da un punto di vista quantitativo, si rileva un problema di disomogeneità nella raccolta dei dati e di sotto-notifica nella segnalazione degli eventi da parte degli operatori sanitari".
Nello specifico, dalla mappatura delle fonti fatta dall'Osservatorio istituito presso il Ministero della salute (ONSEPS), che si è insediato un anno fa, "è apparso subito evidente che anche a livello di Regioni c'è una forte eterogeneità, poiché vengono adottati sistemi di raccolta differenti, con cadenza variabile e tracciato non sovrapponibile". Altra fonte, poi sono i dati provenienti dall'Inail (Farmacista33 - 11 marzo 2022
http://www.farmacista33.it/violenze-su-operatori-sanitari-i-nuovi-dati-inail-crescono-segnalazioni-di-episodi-contro-i-farmacisti/politica-e-sanita/news--64065.html).
Tipologie di aggressioni e schema di progressione. Formazione è strumento di prevenzione
Va detto comunque che esistono "varie tipologie di violenza sugli operatori sanitari" e dall'ONSEPS è stato condiviso che "questi sono rappresentati principalmente da insulti, minacce e qualsiasi forma di aggressione fisica, verbale (compreso il discredito via web o social network), psicologica o contro la proprietà - sia della struttura sia dell'operatore -, praticati da parte di soggetti esterni, tali da mettere a repentaglio la salute, la sicurezza o il benessere, anche psicologico, di un individuo". Come indicato, anche la "violenza online contro gli operatori sanitari costituisce un problema reale e largamente sconosciuto, che necessita di una attenzione immediata e concreta per le sue conseguenze potenzialmente disastrose".
Un aspetto rilevato è che "il comportamento violento avviene spesso secondo una progressione che, partendo dall'uso di espressioni verbali aggressive, può arrivare sino a gesti estremi. La conoscenza di tale progressione può consentire al personale di comprendere quanto accade e interrompere il corso degli eventi. Le aggressioni tendono, infatti, a seguire lo stesso schema". Per questo, risulta ancora più importante che vengano attuate strategie di prevenzione, tra cui "potenziare il personale di sicurezza", incrementare l'organico e il "lavoro in team", ma anche agire sulla "formazione" anche per migliorare la qualità della comunicazione con l'utente. La formazione, purtroppo ancora poco diffusa, "consente di praticare tecniche di autodifesa inerenti in particolare la possibilità di dissuadere possibili aggressori invitandoli in maniera efficace ad evitare di essere violenti, fornisce basi di gestione di paziente violento e delle situazioni di conflitto e di tecniche di de-escalation".
I dati relativi ai farmacisti: "violenze verbali all'ordine del giorno"
Un aspetto rilevante, a ogni modo, è che anche le Federazioni degli ordini professionali, presenti all'interno dell'Osservatorio, sono chiamate a contribuire alla raccolta di dati relativi all'entità e alla frequenza del fenomeno e questo ha permesso di avere un quadro anche in asset meno monitorati come la libera professione, gli ambulatori dei Medici di medicina generale e le farmacie di comunità e le parafarmacie. Da parte della Fofi, nello specifico, sono stati indicati gli eventi raccolti da alcuni territori e "in totale, fino a dicembre 2022, hanno fornito riscontro 49 Ordini": si tratta di episodi che possono essere connessi a tentativi di furto, rapine, o anche ad atti vandalici, come pure ad aggressioni fisiche dirette al farmacista da parte di utenti. A emergere è che "le violenze verbali sono divenute sempre più frequenti e all'ordine del giorno". Nel dettaglio, tra i vari aspetti riferiti nella relazione, "l'Ordine di Brescia riporta una media di circa n. 15/20 episodi di violenza commessi ogni anno ai danni degli iscritti; L'Ordine di Novara eÌ a conoscenza di 1 episodio di tentata aggressione durante una rapina in una Farmacia e dall'Ordine di Rimini sono stati segnalati 13 episodi di violenza a danno dei sanitari operanti nelle farmacie e nelle parafarmacie verificatisi tra il 2018 e il 2022. L'Ordine di Verona ha segnalato 6 episodi gravi e un episodio lieve. Mentre l'Ordine di Bari, come anche altri ordini territoriali, ha segnalato varie denunce inerenti alla criminalità predatoria per finalità di rapina".
Francesca Giani