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Galenica

10 Novembre 2017

Violetto di genziana, blu di metilene e rosso Eosina, tutti i colori della galenica


Il nome delle sostanze del titolo già ci raccomanda cautela in tal senso.
Infatti, queste polveri, oltre ad avere proprietà farmacologiche, sono coloranti che facilmente potranno conferire tonalità viola, blu o rossa alle superfici con cui vengono a contatto, specie in presenza di acqua.
Il cristal violetto (cloruro di esametilpararosanilina)è una polvere di colore verde, molto solubile in alcool e moderatamente solubile in acqua, che una volta solubilizzata conferisce una colorazione viola intenso alla soluzione. La presenza di alcool è essenziale per garantire la solubilizzazione della sostanza quando sono richieste concentrazioni superiori allo 0,5%, anche se questo rende la soluzione stessa inadatta all'applicazione su mucose.

Il violetto di genziana è un attivo antisettico, attivo contro batteri gram positivi ed in particolare contro il genere Staphylococcus, e contro funghi dematofiti, Candida in primis. Il violetto di genziana a concentrazioni dello 0,5% può trovare applicazione anche nel trattamento di ferite da ustione. Uno studio indiano che ha coinvolto oltre 400 con ustioni tra il 15 ed il 50% della superficie corporea ha riportato come dopo 6-8 settimane di applicazione, la regione ustionata presentava un ottimo grado di guarigione, senza necessità di innesti cutanei né traccia di sepsi.
Tuttavia si consiglia l'utilizzo di questo medicamento su cute integra, a causa dei rischi di pigmentazione permanente della cute.
Con il violetto di genziana si possono formulare soluzioni o creme, evitando di impegnarsi in formulazioni con la presenza concomitante di bentonite, poiché con questa sostanza il cristal violetto forma un complesso stabile che ne inibisce l'attività antibatterica.

Esempio formulativo
Materiali: bilancia, becher, bacchetta di vetro, carta assorbente.
Cristal violetto 1g
Alcool 10g
Acqua depurata q.b. a 100g

Previa disposizione di carta assorbente per evitare che la polvere sporchi il bancone, si scioglie il cristal violetto in un becher contenente alcool. Dopo solubilizzazione, si aggiunge quindi acqua depurata per arrivare al volume desiderato.
Per la pulizia: evitare di bagnare la polvere, eventualmente utilizzare acqua e alcool.
Cambiamo tonalità e passiamo al blu di metilene, anche questa molecola (metiltioninio cloruro) si presenta allo stato solido di colore verde scuro, con riflessi bronzei. È solubile in acqua (1:25) e moderatamente solubile in alcool, dove acquista una colorazione blu scuro.
Incompatibile con alcani caustici, ioduri alcalini e tutte le sostanze riducenti, le soluzioni di blu di metilene sono utilizzate per la loro attività antisettiche o contro la metaemoglobinemia.
A seconda della concentrazione utilizzata, cambiano le proprietà farmacologiche del blu di metilene: a basse dosi è un accettore di elettroni dalla metaemoglobina reduttasi NADPH-dipendente: il farmaco è quindi ridotto a leucometilene blu che è in grado a sua volta di ridurre la metaemoglobina ed emoglobina; ad alte dosi, invece, il principio attivo ossida gli ioni ferrosi dell'emoglobina a ioni ferrici, inducendo così la formazione di metaemoglobina.
Per via orale il farmaco è utilizzato per il trattamento di metaemoglobinemia idiopatica o per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, anche se tra gli effetti collaterali si ricordano la disuria e disturbi gastrointesinali, oltre alla colorazione blu di saliva, urina, feci ed urina (che si può rimuovere somministrando soluzioni di ipoclorito).

Esempio formulativo
Materiali:
Materiali: bilancia, becher, bacchetta di vetro, carta assorbente.
Blu di metilene 1g
Acqua depurata q.b. a 100g
Solubilizzare il blu di metilene in acqua.
Per la pulizia: acido solforico diluito o zinco ossido in polvere possono decolorare la sostanza.
Terminiamo la scala dei colori con l'eosina, propria di una tonalità più calda; questa sostanza, allo stato solido, ha un colore che corrisponde al colore che osserveremo una volta solubilizzata: rosso.
È molto solubile in acqua ed in alcool; a seconda della concentrazione, la soluzione può avere diversa colorazione: rosso-bruna, per le concentrazioni elevate, rosso-giallastra con fluorescenza verde per le soluzioni 1:500.
Prima dell'introduzione in terapia dei corticosteroidi, l'eosina era molto utilizzata per trattare la dermatite seborroica anche negli infanti. Una soluzione al 2% di eosina ha la stessa percentuale di guarigione dopo 10 giorni di trattamento del flumetasone allo 0,02%.

Oggigiorno è soprattutto utilizzata come colorante nelle compresse solubili per colorare la soluzione acquosa delle stesse. Le proprietà antibatteriche ed antivirali, oltre che tannanti e cicatrizzanti, la fanno ancora utilizzare come agente cicatrizzante.

Esempio formulativo
Materiali: bilancia, becher, bacchetta di vetro, carta assorbente.
Eosina 2g
Acqua depurata q.b. a 100g
Solubilizzare l'eosina in acqua ed applicare 1-2 volte al giorno mediante pennellature.
Per la pulizia si consiglia di raccogliere le particelle di polvere senza sfregarle sul bancone né bagnarle. Eventualmente utilizzare solventi per eliminare macchie di colore.

Luca Guizzon
Farmacista esperto di fitoterapia e Responsabile del laboratorio galenico di Farmacia Campedello

Fonti
J Indian Med Assoc.2013 Apr;111(4):248-50.
Indian J Pediatr.2008 Mar;75(3):245-7.
Cutis.1987 Jul;40(1):67-8

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