gen232014
Zolpidem, rivedere la posologia alla luce degli effetti indesiderati
L'European medicines agency (Ema) ha attivato una procedura di rivalutazione dei farmaci contenenti zolpidem, un ipnoinducente con struttura simile a quella delle benzodiazepine, indicato per il trattamento a breve termine dell''insonnia. Disponibile anche come medicinale equivalente, agisce promuovendo l''induzione del sonno più che sul suo mantenimento. Come per la maggior parte dei sonniferi, l''impiego di zolpidem è associato a effetti collaterali che possono compromettere la vigilanza al risveglio, tra cui episodi di sonnambulismo, amnesia, confusione, aumento di incidenti domestici (cadute per inciampo) e ridotta abilità nella guida di autoveicoli, soprattutto nelle donne e negli anziani. Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell''Ema, riunitosi a dicembre 2013, ha quindi incaricato Italia e Paesi Bassi di verificare il rapporto rischi/benefici della terapia concentrandosi sull''eventuale correzione della posologia. I risultati sono attesi per marzo 2014. Per diminuire il rischio potrebbe essere infatti opportuno ridurre la dose da 10 a 5 mg al dì, in particolare nei pazienti di sesso femminile che metabolizzano più lentamente il farmaco e che mostrano tassi plasmatici più alti al risveglio. In attesa della conclusione dei lavori del Comitato, si raccomanda di impiegare zolpidem per un massimo di 4 settimane e se sono previste almeno 7-8 ore di riposo dopo l''assunzione.
Perché interessa il farmacista: zolpidem è disponibile in gocce, in compresse da 10 mg, in compresse sublinguali da 5 mg e 10 mg. Si dovrebbe consigliare di assumere il farmaco al momento di coricarsi, per periodi brevi, e di porre cautela, al momento del risveglio, nel compiere movimenti e attività.
Marvi Tonus