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Medicina

08 Novembre 2023

Febbre dengue: in Europa casi in aumento, ma nessun pericolo di endemia

Il cambiamento climatico che determina estati lunghe e calde favorisce il proliferare delle zanzare vettori dei virus che causano la febbre dengue. I dati indicano che non c’è pericolo di endemia

di Sabina Mastrangelo


Febbre dengue: in Europa casi in aumento, ma nessun pericolo di endemia

Sebbene la febbre dengue colpisca tipicamente le regioni tropicali, la malattia virale si sta diffondendo in alcune zone dell’Europa meridionale, complice la trasmissione attraverso la zanzara tigre, raggiungendo aree dove non era mai stata segnalata prima. A fare il punto è un’analisi su Nature che evidenzia come la maggior parte dei casi sia proveniente da viaggiatori infettati all’estero che riportano il virus a casa. Tuttavia, si iniziano a registrare anche casi di trasmissione locale, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici, con estati lunghe e calde, che favoriscono il proliferare degli insetti vettori, anche se la possibilità che la malattia diventi endemica nelle nostre zone sembra essere molto scarsa.  

La situazione in Italia e in Europa
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), al 6 novembre sono stati 72 i casi di dengue trasmessi localmente in Italia. Si tratta di casi riferiti a quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro e registrati in provincia di Lodi, 37 casi, in provincia di Roma, 32 casi, e in provincia di Latina, due casi. Tutti le persone colpite dalla malattia infettiva, come rende noto l’Iss, sono guariti o in via di miglioramento. Dall’inizio dell’anno, inoltre, sono stati notificati 234 casi di dengue importati da altri Paesi, che è la via di diffusione più comune. Proprio la ripresa dei viaggi internazionali dopo la pandemia è una delle principali cause dell’aumento del numero dei casi in Europa meridionale. La misura preventiva più efficace è evitare di entrare in contatto con la zanzara vettore del virus. Diventa prioritario, soprattutto quando si viaggia nelle zone endemiche, l’uso di repellenti e di vestiti adeguati e protettivi. E dal momento che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, l’Iss sottolinea come sia particolarmente importante utilizzare protezioni in questo momento della giornata. Inoltre, a livello di salute pubblica, è importante bonificare acque stagnanti ed effettuare campagne di disinfestazione.  

I sintomi della Dengue e come prevenire la malattia
La dengue è una malattia di origine virale, causata da quattro virus molto simili ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare, in genere la Aedes aegypti, che, a loro volta, hanno punto una persona infetta. Il virus circola nel sangue nella persona con l’infezione per 2-7 giorni e in questo periodo la zanzara può prelevare il virus e trasmetterlo ad altri. Normalmente la malattia porta a febbre, anche molto alta, a 5-6 giorni dalla puntura di zanzara. Alla febbre si accompagnano mal di testa acuti, dolore agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito e irritazione della pelle che può apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. Per la dengue non esiste un trattamento specifico e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in un paio di settimane. Mentre le cure di supporto sono: assoluto riposo, farmaci antipiretici e somministrazione di liquidi contro la disidratazione, tenendo conto che stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.  

Il trend di infezioni a livello globale
 Secondo quanto riportato su Nature, la dengue è in aumento in tutto il mondo con oltre 4,2 milioni di casi segnalati in 79 paesi. Gli attuali sforzi per combattere le epidemie includono l’introduzione di zanzare infette dal batterio del genere Wolbachia, che impedisce all’insetto di trasmettere il virus, un approccio che ha dato risultati promettenti. I casi di trasmissione locale in Europa, però, sono sporadici e stagionali, con un picco tra fine estate e inizio autunno e una diminuzione durante i mesi invernali. Per questo, secondo gli esperti, non dovrebbe diventare un problema tutto l’anno, diversamente a quanto accade nelle aree tropicali.

Nature (2023) – doi: 10.1038/d41586-023-03407-6     

EpiCentro Iss – Febbre dengue, ultimi aggiornamenti https://www.epicentro.iss.it/febbre-dengue/aggiornamenti       

EpiCentro Iss – Febbre dengue https://www.epicentro.iss.it/febbre-dengue/ 

TAG: CONTROLLO DELLE ZANZARE, ESTATE, CAMBIAMENTO CLIMATICO, INFEZIONE, VIRUS

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