Farmacisti
20 Novembre 2023 L’impegno dei farmacisti nella lotta all’antibiotico-resistenza passa anche dalle risposte alle domande più frequenti dei cittadini sull’uso appropriato degli antibiotici, anche per gli animali da compagnia. Ecco il vademecum
I farmaci antibiotici vanno assunti solo su prescrizione medica senza la quale non si possono acquistare. La terapia va seguita secondo indicazione del medico e se avanzano dei farmaci vanno smaltiti correttamente, come pure quelli scaduti. Le stesse regole valgono anche per gli animali da compagnia. Sono le 5 cose da sapere per un uso appropriato degli antibiotici, un vademecum di risposte del farmacista alle domande più frequenti dei cittadini in tema di antibiotici. A suggerirle è la Fofi con un’iniziativa che si inserisce nella Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica (18-24 novembre), volta a promuovere un consumo consapevole di questi farmaci sia nell’uomo che negli animali da compagnia, essenziale per contrastare la comparsa di infezioni difficili da trattare e i decessi per la mancanza di una terapia antibiotica adeguata.
Le 5 domande più frequenti: ecco le risposte corrette da dare
Con una nota la Fofi ha quindi diffuso una locandina con un’infografica che propone le domande più frequenti. Ecco quali sono.
Perché devo assumere gli antibiotici in modo appropriato?
Perché l’uso non appropriato di antibiotici favorisce la resistenza batterica. Il pericolo è che in futuro gli antibiotici perdano la loro efficacia e che alcune infezioni non siano più curabili. Per limitare questo fenomeno è necessario utilizzare gli antibiotici in modo corretto, cioè solo quando e quanto serve, su prescrizione medica.
Se dopo qualche giorno mi sento meglio posso interrompere la terapia antibiotica?
No. È fondamentale rispettare sempre la dose e la durata del trattamento così come prescritto dal medico. Ciò è necessario per evitare la selezione di batteri resistenti.
Ho gli stessi sintomi dell'ultima volta, può anticiparmi una scatola di antibiotici?
No, perché il tuo medico è l'unico che può fare una corretta analisi della tua situazione e verificare se è necessario un antibiotico. Questo è il motivo per cui il tuo farmacista non può darti un antibiotico senza prescrizione medica.
Posso acquistare degli antibiotici per il mio animale da compagnia?
No. Per il tuo animale da compagnia usa sempre e solo i medicinali, compresi gli antibiotici, prescritti dal tuo medico veterinario, l’unico che può fare una corretta diagnosi. Evita il “fai da te” con medicinali veterinari rimasti da una precedente terapia o con medicinali ad uso umano.
Cosa devo fare con gli antibiotici residui da una precedente terapia e/o scaduti che ho in casa?
Non conservare mai gli antibiotici per la prossima volta, portali in farmacia. Non gettarli nel lavandino, nel wc o nella pattumiera. Possono finire nell’ambiente, compresi i corsi d’acqua, contribuendo allo sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici.
Dai farmacisti importante contributo alla lotta all’antimicrobico-resistenza
“I farmacisti sono i professionisti sanitari più prossimi ai cittadini e, come tali, svolgono un ruolo chiave nella promozione di un uso corretto degli antibiotici, educando le persone ad attenersi sempre alla prescrizione medica e disincentivando l’assunzione fai-da-te, l’interruzione precoce della terapia e l’utilizzo improprio di antibiotici residui da precedenti terapie - dice Andrea Mandelli, presidente Fofi. - Ma non solo, i farmacisti di comunità offrono un importante contributo alla lotta all’antimicrobico-resistenza attraverso l’esecuzione dei test diagnostici che consentono di individuare la presenza di una malattia infettiva e di distinguere tra infezioni virali e batteriche, operando in stretta sinergia con gli specialisti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per garantire la massima appropriatezza della scelta terapeutica”.
“L’antibiotico-resistenza è un fenomeno preoccupante – conclude Mandelli – che impone un cambiamento culturale a cui tutti siamo chiamati, operatori sanitari, istituzioni e cittadini, e sempre più con un approccio One Health che integri salute umana, salute animale e ambientale. Questo messaggio è contenuto nel vademecum che la Fofi ha messo a disposizione di tutti i farmacisti, nel quale si sottolinea quanto l’osservanza di semplici regole di utilizzo, conservazione e smaltimento degli antibiotici rappresenti un gesto importantissimo a tutela della nostra salute, della salute dei nostri animali e dell’ambiente in cui viviamo”.
Ministero: approfondimenti sui batteri resistenti ad antibiotici di ultima linea
Dal canto suo anche il ministero della Salute aggiorna periodicamente le FAQ in tema di antimicrobico-resistenza. In particolare, sulle infezioni da enterobatteri resistenti ai carbapenemi (Cre) alcuni dei quali (Cpe) producono una classe di enzimi, detti carbapenemasi in grado di “inattivare quegli antibiotici che presentano l’anello beta-lattamico, tra il quale figurano i carbapenemi”. Le specie di Klebsiella (Klebsiella spp.) e l'Escherichia coli (E. coli) sono esempi di enterobatteri: fanno parte della normale flora batterica intestinale umana, ma in determinate condizioni possono diventare resistenti agli antibiotici, come i carbapenemi. Alcuni Cre sono diventati resistenti alla maggior parte degli antibiotici disponibili; pertanto, le infezioni causate da questi batteri sono molto difficili da trattare e possono portare al decesso. Si tratta di infezioni correlate all’assistenza sanitaria e si verificano in pazienti ricoverati negli ospedali, nelle case di cura e in altre strutture sanitarie. Le infezioni invasive da CRE e CPE sono oggetto di una specifica sorveglianza istituita dal Ministero della Salute e aggiornata alla fine del 2019 e dal gennaio 2020 è attivo il sistema di segnalazione online con accesso diretto da parte delle Regioni.
Le azioni per considerate importanti per prevenire la trasmissione includono un'adeguata igiene delle mani, buone precauzioni da contatto, screening dei contatti, che consentirà l'identificazione precoce dei portatori.
Ministero: uso corretto degli antibiotici negli animali da compagnia
Le Faq del ministero si occupano anche di salute dei pet, animali da compagnia. L’eventuale utilizzo inappropriato e, in alcuni casi, indiscriminato di antibiotici e la cattiva abitudine da parte di alcuni proprietari di non rispettare scrupolosamente le prescrizioni del medico veterinario, può facilitare la diffusione della resistenza antimicrobica. La propagazione di microrganismi resistenti è favorita, inoltre, dalla crescente condivisione di abitudini e ambienti tra animali da compagnia (pets) e proprietari. Bisogna infatti tenere a mente che i batteri resistenti e i geni di trasmissione della resistenza non riconoscono barriere e possono passare dall’animale alle persone e viceversa. La lotta all’antibiotico-resistenza passa attraverso la consapevolezza che tutti abbiamo responsabilità e tutti possiamo contribuire alle soluzioni. Il cittadino/consumatore/ medico veterinario/ farmacista/proprietario di animali può fare la sua parte per conservare l'efficacia degli antibiotici”.
Per approfondire
La locandina della Fofi: clicca qui
https://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioFaqAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=281 https://www.salute.gov.it/portale/antibioticoresistenza/dettaglioFaqAntibioticoResistenza.jsp?lingua=italiano&id=219
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