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Politica e Sanità

16 Novembre 2011

Udienza congiunta Lussemburgo


Nella giornata di mercoledì 3 settembre, si è tenuta, a Lussemburgo, presso la Corte di Giustizia Europea l’udienza congiunta della causa italiana sulle norme in materia di proprietà delle farmacie e della causa tedesca relativa al caso Doc Morris. Entrambi i procedimenti hanno ad oggetto presunte restrizioni normative in materia di titolarità di farmacie e la violazione della libertà di stabilimento sancita dal Trattato CE. In particolare, gli addebiti mossi al Governo italiano riguardano nello specifico:

a) la normativa che riserva la titolarità e l’esercizio delle farmacie private alle sole persone fisiche laureate in farmacia o a società di persone composte esclusivamente da soci farmacisti;

b) il divieto per le imprese esercenti attività nel campo della distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali di acquisire partecipazioni nelle società di gestione delle farmacie comunali.

Per quanto concerne più nello specifico il contesto normativo di riferimento, l’iter processuale e le argomentazioni svolte dalle parti, si rimanda a quanto contenuto nella Relazione di Udienza (cfr. all. 1). Si evidenzia che entrambe le cause, per la loro particolare rilevanza, sono state assegnate alla Grande Sezione della Corte di Giustizia Europea, presieduta dal magistrato V. Skouris e composta come da allegato 2. Giudice Relatore in udienza è stato il magistrato Jiri Malenovsky, di nazionalità ceca, mentre l’Avvocato Generale, incaricato di formulare il proprio parere di merito, è Yves Bot, francese, ex procuratore generale della Corte d’Appello di Parigi, dal 2006 in servizio presso la Corte di Giustizia Europea. Nel corso dell’udienza, la Commissione europea, intervenuta per prima, ha ribadito le argomentazioni a fondamento delle contestazioni mosse alla normativa italiana e tedesca in materia di farmacie. In rappresentanza dello Stato italiano, è intervenuto l’Avvocato Generale dello Stato, Giuseppe Fiengo, con l’assistenza dell’Avvocato Antonella Anselmo, legale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. L’Avvocato Anselmo, nella giornata del 2 settembre, ha partecipato anche all’incontro, tenutosi presso l’ambasciata italiana in Lussemburgo, tra tutti gli avvocati dei Governi intervenuti ad adiuvandum dell’Italia, finalizzato a coordinare le loro difese in udienza. L’Avvocato Fiengo, nella sua arringa difensiva, ha evidenziato come la tutela della salute costituisca la specifica e imprescindibile finalità della riserva di titolarità. L’Avvocato italiano ha, inoltre, ribadito l’importante funzione pubblica connaturata al farmacista titolare indipendente, sottolineando che la normativa italiana, adottata anche sulla base di un generale principio di precauzione posto a tutela della salute di tutti i cittadini, assicura una regolamentazione non discriminatoria tra i diversi cittadini dell’Unione Europea, conformemente a quanto previsto dall’art. 42 TCE. L’Avvocato Fiengo, inoltre, richiamando al doveroso rispetto del principio di sussidiarietà, ha evidenziato la contrarietà del Governo italiano all’imposizione, voluta dalla Commissione europea, di un modello unico di servizio farmaceutico per tutti gli Stati Membri. Hanno successivamente svolto le loro relazioni orali i rappresentanti di tutte le parti in giudizio nonch� i rappresentanti dei Governi che hanno presentato istanze di intervento, in entrambi i giudizi, italiano e tedesco, e precisamente: Spagna, Francia, Austria, Grecia, Lettonia, Irlanda, Polonia, Finlandia e Olanda. Tutti gli Stati intervenienti hanno richiamato le medesime argomentazioni già presentate nelle rispettive memorie scritte. Infine, l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, Yves Bot, ha comunicato che il prossimo 16 dicembre presenterà le sue conclusioni sulle cause italiana e tedesca, che saranno rese pubbliche. Nei mesi successivi alla presentazione delle conclusioni dell’Avvocato Bot, la Corte assumerà la sua decisione con una sentenza, che sarà ugualmente resa pubblica presumibilmente nella primavera del 2009. La Federazione � che ha seguito fin dall’inizio l’evolversi dell’iniziativa promossa dalla Commissione UE, partecipando anche con il proprio legale al collegio di difesa dello Stato Italiano, nonch� presenziando all’udienza orale con una delegazione formata dal Presidente, dal Vicepresidente e dal Direttore Generale - si riserva di comunicare tempestivamente ogni ulteriore aggiornamento relativo all’evoluzione del contenzioso. 

 

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