Politica e Sanità
13 Ottobre 2015Nel 2016 il fondo sanitario nazionale potrà contare su risorse pari a 111 miliardi di euro. Lo hanno riferito i presidenti della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani e della Basilicata, Gianni Pittella lasciando palazzo Chigi dove si è svolto l'incontro tra Regioni e Governo sulla legge di stabilità. «Nel 2016 si riceverà un aumento e si chiuderà a 111 miliardi di euro», ha ribadito Serracchiani parlando di quante risorse saranno stanziate per il Fondo sanitario nazionale nel 2016. Inizialmente, a luglio, nella Conferenza Stato-Regioni si prevedeva un finanziamento per il 2016 pari a 113 miliardi di euro, ma nelle scorse settimane era stato lo stesso premier Matteo Renzi a parlare di 111 miliardi. A chi, in chiusura dell'incontro a Palazzo Chigi, ha poi fatto notare che i governatori avevano ritenuto questa cifra insufficiente Serracchiani ha replicato: «Intanto siamo sicuri che sarà di 111 miliardi, poi bisognerà fare un ragionamento in più con il governo». Anche il governatore della Basilicata Gianni Pittella, lasciando la riunione, ha sottolineato che il fondo sarà di «111 miliardi di euro, proviamo a starci dentro», e ha aggiunto che c'è la possibilità per le regioni di recuperare oltre un miliardo di risorse tagliate da manovre pregresse.
«Stiamo lavorando con il governo - ha aggiunto Pittella - per far scendere il taglio sulle spese non sanitarie che ammontava a 2,2 miliardi di euro e io spero si possa recuperare oltre 1,2 miliardi. Io non esco avvilito da questo incontro, sono cautamente ottimista». Pittella ha parlato anche della possibilità che venga istituito un fondo premiale per le regioni che hanno i conti a posto nella sanità. Nei giorni scorsi Chiamparino si era augurato che dall'incontro arrivassero delle risposte ai quesiti posti. Affrontando lo spinoso argomento dei tagli Chiamparino aveva spiegato che «da un lato sul comparto Regioni grava un taglio che deriva da finanziarie pregresse di circa 2,2 mld; dall'altro per il 2016 è previsto un aumento di 3 mld sul Fondo sanitario nazionale per far fronte all'innovazione dei farmaci salvavita, alla revisione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) e a tutta la rinegoziazione dei contratti che richiede disponibilità di risorse. Abbiamo anche dato disponibilità a stare sotto la cifra dei 3 mld», ha sottolineato Chiamparino, aggiungendo che però il miliardo in più rispetto al 2015 di cui aveva parlato giorni fa il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non è sufficiente. E a mostrare qualche dubbio in più, è stato il governatore della Liguria Giovanni Toti, che al termine dell'incontro tra Regioni e governo sulla legge di stabilità, lo ha definito come «una partita poco divertente». «Continua la politica dei tagli - ha sottolineato Toti - che prima o poi ci porterà a doverci sedere a un tavolo per discutere quale è la funzione delle Regioni, quali autonomie politiche restano alle Regioni al di là della brutta riforma che si sta votando al Senato». «Alla fine le autonomie politiche sono date dalla possibilità di fare leggi e anche di impiegare le proprie risorse - ha concluso Toti - Se le risorse non ci sono evidentemente l'autonomia diminuisce sempre di più».
Rossella Gemma
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