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Politica e Sanità

23 Novembre 2016

Vaccinazioni obbligatorie in E. Romagna, Garattini: decisione giusta. Tenere alta l’attenzione


Per poter accedere all'asilo nido, i bambini emiliani e romagnoli dovranno essere vaccinati. La Regione, prima in Italia, ha deciso di reintrodurre una sorta di obbligatorietà alla vaccinazione contro poliomielite, tetano, epatite B e difterite, in ragione del progressivo ridursi della copertura vaccinale nella popolazione e del rischio sociale che ne consegue. «Credo che la Regione Emila Romagna abbia fatto molto bene, - commenta Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri - anche perché c'è bisogno di tenere alta l'attenzione sulle vaccinazioni, che sono fondamentali per la salute della popolazione. La gente dovrebbe rendersi conto che, senza una vaccinazione generalizzata, ci si ritroverà con molte malattie che erano scomparse. Se i giovani genitori avessero visto cos'erano queste malattie, se avessero visto i bambini che morivano o rimanevano fortemente disabili per la poliomielite, forse avrebbero una maggiore coscienza del rischio a cui sottopongono i propri figli non vaccinandoli».

Garattini sottolinea il fatto che chi si rifiuta di vaccinare il proprio figlio fa un danno non solo a lui ma a tutta la comunità. «Bisogna tenere presente che qui ci sono in ballo interessi personali, nel senso che i bambini che non sono vaccinati vengono danneggiati, ma c'è anche un forte significato sociale, perché la vaccinazione evita che le malattie si diffondano: è questo aspetto a giustificarne l'obbligatorietà. È vero che, secondo la Costituzione, non si può obbligare nessuno a curarsi contro la sua volontà, ma in questo caso si tratta di bambini, che in quanto tali non hanno la possibilità di decidere e perciò è giusto che qualcuno decida nel loro interesse». Come si diceva, le coperture vaccinali sono fortemente in calo in tutta Italia, per il diffondersi di posizioni contrarie ai vaccini che hanno trovato espressione anche in alcune forze politiche, che infatti hanno votato contro la decisione dell'Emilia Romagna. «Ma le voci secondo cui i vaccini farebbero male - dice Garattini - sono state ampiamente smentite dagli studi scientifici e chi usa queste argomentazioni non può farlo in buona fede».


Renato Torlaschi

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