"La Commissione parlamentare d''inchiesta sul SSN ha richiesto l''acquisizione degli atti dell''inchiesta sulla truffa che ha fatto emergere un vasto quadro di corruttela, con migliaia di false prescrizioni di farmaci ed episodi di raro squallore". Questa la dichiarazione del senatore Ignazio Marino (PD), presidente della Commissione parlamentare, che sulla vicenda si dice convinto che si tratti "solo di mele marce in un Servizio sanitario nazionale sostanzialmente sano", ma anche che "servano più controlli". "Desidero esprimere vivo apprezzamento nei confronti dei Nas dei Carabinieri di Roma e della Direzione distrettuale antimafia della Capitale, per l''operazione "Apotheke", afferma Marino in una nota. "La vicenda - ricorda - coinvolge un imprenditore farmaceutico, informatori scientifici, medici, farmacisti e figure di dubbio profilo. Tengo a sottolineare che, a mio giudizio, si tratta solo di mele marce, in un servizio sanitario nazionale sostanzialmente sano". Marino ritiene però "si debba prendere atto delle evidenti carenze nel sistema di vigilanza, carenze che alla fine costano al nostro Ssn milioni di euro dal punto di vista economico, ma anche credibilità dal punto di vista dei cittadini, veri azionisti della sanità pubblica. In questa direzione - conclude - andrà il lavoro della Commissione da me presieduta, che si impegnerà anche a elaborare sistemi di valutazione e di controllo più efficaci". Di avviso diverso Silvana Mura, deputata di Idv e componente della Commissione affari sociali della Camera che si è detta sconcertata dall''ampiezza della truffa. Un''organizzazione ramificata che attraverso un giro di ricette false avrebbe sottratto illecitamente al Servizio sanitario almeno 10 milioni di euro". Chiarimenti in Parlamento, in tempi brevi, da parte dell''esecutivo sono quanto mai necessari, secondo la deputata, a fronte di un "simile caso di malasanità � che soprattutto, a quanto si apprende dagli inquirenti, non si sa se si tratti di un caso isolato o ve ne siano di simili nel resto del Paese". In realtà pare che siano proprio stati i controlli in atto a consentire la scoperta dellillegalità:�La conclusione dell''operazione dei Nas � ha dichiarato al Messaggero di Roma Bruno Pastore, commissario straordinario della Asl Rm C - conferma che il sistema di controllo tra il servizio di farmacologia che monitora eventuali picchi di prescrizione e vendite di farmaci e la Commissione appropriatezza, ha funzionato. Proprio dal controllo effettuato da questa azienda nel 2005, infatti, è partita la prima raffica di inchieste�.
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