Politica e Sanità
16 Novembre 2011Una copertura brevettuale più lunga di 5-7 anni per i farmaci. Questa la proposta del senatore Cesare Cursi. Unipotesi che vede nettamente contraria AssoGenerici
Cursi, presidente della Commissione Industria a Palazzo Madama, propone di inserire la misura con un emendamento a un qualsiasi provvedimento "già da gennaio". Tempi più lunghi, dunque per la durata dei brevetti con l''obiettivo di "contrastare la crisi che sta investendo il mercato, con grosse difficoltà per l''industria del settore", ha detto il senatore a margine di un convegno sui 30 anni del SSN, organizzato a Roma, dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin e dal gruppo Sanofi Aventis. Le difficoltà che stanno investendo l''industria farmaceutica "stanno mandando a casa migliaia di persone. Tra queste non solo informatori scientifici, ma anche ricercatori. Ecco perch�, sul tema, è stato aperto un tavolo tecnico che trovi soluzioni condivise per fronteggiare una situazione che mette a rischio migliaia e migliaia di lavoratori". Di ben altro avviso AssoGenerici, che in un comunicato ufficiale sostiene che "se si continua a credere che il problema stia nella scadenza dei brevetti e nell''arrivo dei generici, significa non aver colto ancora le reali ragioni della situazione del comparto farmaceutico italiano, ben diversa da quella dei partner europei e degli Stati Uniti". "Proprio perch� in Italia la copertura brevettuale è superiore a quella dell''Unione europea - sottolinea Assogenerici - si constata la mancanza di ricerca e di una pipeline di nuovi prodotti degna di questo nome� Di fatto, in Italia, i brevetti esercitano la loro funzione ben oltre la scadenza ufficiale, lo prova anche l''analisi del rapporto Osmed, incautamente indicato come la prova della penetrazione dell''equivalente nel mercato italiano. Per cominciare - prosegue la nota - si parla di un aumento dell''uso dei farmaci equivalenti del 51% in termini di dosi giornaliere definitive (DDD) e del 34% in spesa. In realtà tale aumento riguarda i farmaci non più coperti da brevetto (off patent) nel loro complesso, comprese la specialità medicinale originale e le copie di co-marketing. Se si esaminano i dati, distinguendo tra le diverse componenti, si vedrà che l''aumento per gli equivalenti puri (unbranded) è stato dell''11,6% nel periodo gennaio-agosto 2008, mentre gli altri farmaci di marca ma a brevetto scaduto sono cresciuti del 35%. Si tenga presente che in questo periodo sono scaduti i brevetti di diversi blockbuster (per esempio l''omeprazolo) e che quindi ci si doveva aspettare ben altra crescita; invece, come mostra il confronto con i primi otto mesi del
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