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Politica e Sanità

18 Dicembre 2019

Decreto fiscale, scontrino elettronico e sistema tessera sanitaria. Ecco le novità


Il Decreto Fiscale collegato alla Manovra, ha ricevuto, ieri, il via libera definitivo del Senato, senza modifiche: diverse le misure di interesse per le farmacie. Ecco quali sono

Con 166 voti favorevoli e 122 contrari, il cosiddetto Decreto Fiscale (124/2019), collegato alla Manovra, ha ricevuto, ieri, il via libera definitivo del Senato, senza modifiche rispetto al testo arrivato dalla Camera, ed è ora legge. Diverse le misure di interesse per le farmacie, tra le quali il prolungamento per il 2020 del divieto di fatturazione elettronica per i soggetti che effettuano prestazioni sanitarie nei confronti di persone fisiche, le regole relative allo scontrino elettronico per i soggetti tenuti all'invio dei dati al sistema tessera sanitaria, il rinvio a luglio della lotteria degli scontrini per tutti gli esercizi commerciali e non più solo per le farmacie, oltre che lo slittamento al 31 dicembre della firma del Patto per la salute. Intanto, prosegue l'iter della Manovra, che dovrebbe ricevere il voto della Camera il 22 dicembre, e del cosiddetto Milleproroghe, che il consiglio dei ministri dovrebbe approvare venerdì e il cui iter di conversione in legge potrebbe essere portato avanti dopo la pausa natalizia.


Prorogate le disposizioni transitorie sulla fatturazione elettronica

Tra i contenuti del Decreto fiscale, c'è, quindi, la misura che proroga anche al 2020 le disposizioni transitorie relative alla fatturazione elettronica nel caso di prestazioni sanitarie: nelle more dell'individuazione di specifiche modalità di fatturazione elettronica per i soggetti che effettuano prestazioni sanitarie nei confronti di persone fisiche, viene estesa all'anno 2020 la disciplina prevista per i soggetti che inviano i dati al Sistema Tessera sanitaria ai fini dell'elaborazione della dichiarazione precompilata.


Scontrino elettronico e sistema tessera sanitaria: le novità

Resterebbe confermata la misura relativa all'uso dello scontrino elettronico per i soggetti tenuti all'invio dei dati tramite il sistema tessera sanitaria. In particolare, come aveva spiegato l'Agenzia delle Entrate, in una disamina del Decreto fiscale, «viene stabilito che, a decorrere dal 1° luglio 2020, i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema tessera sanitaria adempiono all'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate dei dati relativi ai corrispettivi esclusivamente mediante l'invio dei corrispettivi giornalieri al Sistema Ts, utilizzando strumenti tecnologici che garantiscono l'inalterabilità e la sicurezza dei dati, ossia i registratori telematici. La finalità della norma è razionalizzare per gli esercenti che effettuano prestazioni sanitarie (ad esempio, le farmacie) e per l'amministrazione finanziaria, rispettivamente, l'invio e l'acquisizione dei flussi informativi relativi ai dati necessari per la dichiarazione precompilata, ai dati dei corrispettivi giornalieri e a quelli necessari per partecipare alla lotteria nazionale degli scontrini. In tal modo, gli esercenti potranno inviare tutti i dati richiesti con un'unica operazione effettuata tramite il registratore telematico». Si ricorda, a questo proposito, che il primo gennaio partirà la fase due dell'obbligo di scontrino elettronico, con il coinvolgimento anche delle farmacie con fatturato sotto i 400mila euro (quelle con fatturato superiore sono partite a luglio di quest'anno).


Lotteria degli scontrini: a luglio per tutti

In merito alla lotteria degli scontrini, lo slittamento non riguarderà più solo le farmacie, come inizialmente previsto: la misura partirà per tutti gli esercizi commerciali a luglio, per dare modo di adeguare la strumentazione alla novità, con la eventuale lettura ottica del codice lotteria del cliente e l'invio dei dati relativi. Tra le altre misure, passa poi la cosiddetta Tampon Tax, con il passaggio dell'Iva dal 22% al 5% sui prodotti compostabili, lavabili, e sulle coppette mestruali, e lo stop alle sanzioni per i commercianti che non hanno il Pos per pagamenti con carte di credito o debito, mentre il tetto all'uso dei contanti passa da 3mila a 2mila euro dal primo luglio.

Francesca Giani

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