Politica e Sanità
15 Novembre 2011La Federazione replica al segretario nazionale dell FIMMG, che aveva dichiarato, nel corso del Congresso del sindacato, che la sostituzione da parte del farmacista fosse mosa da ragioni di convenienza "Una norma di legge obbliga il farmacista alla sostituzione della specialità con il generico a prezzo inferiore".Questa la precisazione della FOFI, Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, che replica così a Giacomo Milillo, segretario generale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) che aveva dichiarato battaglia alla sostituibilità, da parte del farmacista, del medicinale indicato sulla ricetta. Anzi Milillo aveva detto che "il problema è aggravato - continua - dal fatto che la numerosità delle aziende farmaceutiche che producono e commercializzano lo stesso farmaco generico e l''impossibilità per il farmacista di procurarseli tutti, lo autorizzano a cambiare continuamente marca scegliendo di volta in volta esclusivamente il prodotto che offre maggior utile". "Del resto l''Agenzia italiana del farmaco stessa � ricorda la Federazione nella sua nota - autorizza l''immissione in commercio del farmaco generico, certificandone e controllandone il possesso dei requisiti di bioequivalenza. La legge dà comunque facoltà al medico, per qualsiasi motivo, di ordinare il rispetto assoluto della sua scelta prescrittiva con un''apposita nota sulla ricetta medica. Va anche tenuto conto che la pratica della prescrizione del generico, accompagnata dall''indicazione della ditta produttrice, non risulta applicata in nessun altro paese europeo". Inoltre la Fofi precisa "che ogni risparmio effettuato sulla spesa farmaceutica va a vantaggio del cittadino, in quanto la maggiore disponibilità di risorse consente al Servizio Sanitario Nazionale di inserire molecole nuove tra i farmaci concedibili gratuitamente agli assistiti. Per tutte queste considerazioni, la FOFI non comprende l''accesa polemica sviluppata dal segretario Milillo di fronte alla platea dei suoi iscritti", conclude la Federazione. Non si capisce perch� si debbano sospettare moventi economici nella pratica delle sostituibilità da parte del farmacista, sancita dalla legge, mentre analoghi sospetti non dovrebbero sorgere quando indica molecola e produttore creando così una sorta di generico di marca chiosa Andrea Mandelli vicepresidente della FOFI. Sono sorpreso da queste polemiche e sono convinto che siano controproducenti tra due categorie, farmacisti e medici di famiglia, che hanno sempre collaborato nel rispetto reciproco di competenze e funzioni.
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