Politica e Sanità
15 Novembre 2011Il Journal of Applied Physiology ha pubblicato la documentazione di un piccolo studio sul sonno che ha verificato dei benefici a livello di pressione ottenuti con un breve sonno pomeridiano. In realtà, i benefici cardiovascolari sarebbero legati ai minuti che precedono l''arrivo del sonno, ragion per cui la ricerca, condotta da Mohammad Zaregarizi del Liverpool Moores University, promuove dunque i brevi sonnellini. L''effetto benefico consisterebbe nelle variazioni di pressione che si registrano. I ricercatori britannici hanno testato nove volontari sani non abituati al sonno pomeridiano. Le misurazioni sono state eseguite nei pomeriggi successivi a notti di quattro ore di sonno. Nella prima sessione pomeridiana i soggetti hanno passato un''ora di riposo svegli nel letto, nell''altra un''ora di relax in piedi, mentre nell''ultima hanno dormito per un''ora. In particolare, in quest''ultimo esperimento i volontari hanno sperimentato tre fasi: 5 minuti di veglia rilassata, pochi minuti a luci spente immediatamente prima di cadere nel sonno, quindi un periodo di sonno profondo. I ricercatori hanno rilevato un calo significativo della pressione dei soggetti nel trial del sonno, ma non durante gli altri due test. In più, il calo si è verificato soprattutto dopo che le luci erano state spente e che i volontari aspettavano di addormentarsi. Secondo il team di studiosi questa riduzione potrebbe essere uno dei motivi che spiega la ridotta mortalità cardiovascolare rilevata nelle persone che di abitudine riposano nel pomeriggio.
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