Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Il ministero del Welfare punta sulla vigilanza, soprattutto da parte dei medici, e sull''informazione,per arginare il fenomeno degli aborti fai da te attraverso l''uso off label, dell’antiulcera misoprostolo  (Cytotec)

Lo spiega il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, che invita i medici a monitorare il fenomeno e annuncia, a breve, la pubblicazione sul sito www.ministerosalute.it di un''informativa sui rischi legati all''utilizzo improprio del farmaco. Ma il sottosegretario, comunque, non crede "ad un vasto ricorso al medicinale per scopi abortivi"."Questo prodotto - ricorda Roccella - è utilizzato insieme alla Ru486 per l''aborto farmacologico”. Ma il suo impiego per l''aborto fai da te nel nostro Paese "sarebbe fuori dalle indicazioni prescritte,  per cui è stato commercializzato. E'' un farmaco antiulcera e altri impieghi sono illegali". Per quanto riguarda il ministero, dunque, si tratta solo di vigilare dal punto di vista sanitario. E Roccella invita i medici, soprattutto quelli del pronto soccorso, alla massima attenzione quando si presentano donne con emorragie che potrebbero essere legate al farmaco. E ad avvertire le autorità giudiziarie. "Il ministero - continua Roccella - non può certo vietare un farmaco di cui la stessa ditta produttrice ha chiesto la commercializzazione per altri scopi". Si tratta di uso illegale e su questo piano va perseguito.