Politica e Sanità

16 Novembre 2011

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Candeggina, ammoniaca e soda caustica usate per pulire bar e ristoranti presto sfoggeranno un bel colore brillante. Per distinguersi così dall''acqua ed evitare il pericolo anche mortale di un''ingestione accidentale. Lo prevede un Ddl bipartisan presentato il 3 giugno scorso e firmato dai senatori del Pdl Domenico Gramazio, Antonio Tomassini, Battista Caligiuri, Maria Rizzotti, Raffaele Calabrò, Michele Saccomanno, insieme a Dorina Bianchi (Pd) e Giuseppe Astore (Idv), illustrato oggi dai promotori a Palazzo Madama. Il testo garantisce un periodo di tempo alle aziende per adeguarsi, e prevede precise sanzioni per i trasgressori, fino alla chiusura dell''esercizio e al ritiro della licenza.  "Tutto nasce dall''episodio accaduto il 13 maggio scorso al procuratore capo di Frosinone, Margherita Gernuda - ricorda Gramazio - rimasta intossicata dopo aver bevuto un sorso di soda caustica servitole per errore in un bar al posto dell''acqua. La Gernuda, dopo l''incidente, aveva sollecitato un intervento del legislatore. Così, dopo aver consultato specialisti del settore, ho pensato a una legge ad hoc. Si tratta di un provvedimento tecnico, che prevede una soluzione semplice e poco costosa per evitare incidenti con sostanze tossiche nei locali pubblici. E'' stato appoggiato da colleghi degli altri schieramenti, e il presidente Tomassini ha promesso un binario preferenziale in Commissione Igiene e sanità. Dunque spero che la legge arrivi in Commissione entro luglio".