Cannabis terapeutica online, ricerca Usa: variazioni di contenuto in molti prodotti
Tra i prodotti contenenti cannabidiolo (CBD) venduti online c'è una vasta gamma di concentrazioni del principio, e molti di questi prodotti sono sotto o sovraetichettati, secondo una lettera di ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association. «C'è una crescente richiesta di consumo di cannabidiolo, un costituente della pianta della cannabis, a causa dei suoi presunti benefici medicinali per varie patologie mediche. Gli estratti viscosi di origine vegetale, sospesi in olio, alcol (tintura) o liquido di vaporizzazione, rappresentano la maggior parte del mercato al dettaglio per il cannabidiolo. Le discordanze tra le leggi federali e statali sulla cannabis hanno portato a una regolamentazione e a un controllo inadeguati, causando un'etichettatura non accurata di alcuni prodotti» afferma Marcel Bonn-Miller, della University of Pennsylvania Perelman School of Medicine a Philadelphia. I ricercatori hanno esaminato la precisione delle etichette dei prodotti contenenti cannabidiolo venduti online, identificando 84 prodotti disponibili per l'acquisto al dettaglio che contenevano la sostanza come indicato sulla confezione, ordinandoli e conservandoli secondo le istruzioni di imballaggio o in un luogo fresco e asciutto. Entro due settimane dal ricevimento tutte le etichette sono state sostituite con identificatori in cieco e inviati a un centro di analisi per la determinazione del contenuto in cannabidiolo. I ricercatori hanno scoperto che la concentrazione osservata del principio variava da 0,1 a 655,27 mg/ml; la concentrazione media etichettata era di 15 mg/ml. Nel complesso, il 42,85% dei prodotti era sotto-etichettato, il 26,19% era sovra-etichettato, e il 30,95% era etichettato accuratamente. Vi era una variazione dell'esattezza dell'etichettatura a seconda del tipo di prodotto, e i liquidi di vaporizzazione risultavano più frequentemente etichettati in modo errato, mentre gli olii erano più spesso etichettati accuratamente. La concentrazione di cannabinoidi non etichettati era generalmente bassa, ma è stato rilevato acido Ä-9-tetraididrocannabidiolico (fino a 6,43 mg/ml) in 18 dei campioni. «Questi risultati evidenziano la necessità di standard di produzione e di collaudo e di sorveglianza dei medicinali prodotti a partire dalla cannabis» concludono gli autori.
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