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Fitoterapia

17 Novembre 2011

Aloe e cancro: rapporti discussi e discutibili


Un articolo a firma di Luigi Gori, sull''ultimo numero di Fitoterapia33, di cui riportiamo un estratto, si occupa dell''impiego fitoterapico dell''aloe e del rischio tossicologico di un eventuale abuso.

L''Aloe ha una lunga storia come rimedio popolare sia per uso interno che esterno, che si perde nella remota antichità e, per la pressochè ubiquitarietà della pianta, si ritrova in molte tradizioni popolari. Negli ultimi anni il consumo sia del succo che del gel, per uso interno o come crema, come estratto fitoterapico o come frullato estemporaneo, è stato pubblicizzato come efficace rimedio per la profilassi e la cura di numerose malattie, compresi i tumori, anche se è stato approvato in diverse farmacopee solo come lassativo. Per la larga e crescente esposizione umana a questa pianta medicinale e ai suoi estratti, negli Usa il National cancer institute ha deciso di eseguire uno studio tossicologico sotto l''egida del National toxicology Program. Ratti (F344/N) e topi (B6C3F1), femmine e maschi, hanno assunto per periodi diversi (2 settimane, 13 settimane e 2 anni) quantitativi crescenti di estratti interi di Aloe (tra lo 0.5% e il 3%) disciolti in acqua. Nel topo in realtà non si sono verificati casi di cancro del colon, anche se è stata registrato un significativo aumento delle cosiddette goblet cells (cellule a calice) che sono da considerarsi un tipo di lesione precancerosa; mentre è nel ratto che si è verificata un''alta percentuale di lesioni cancerose: nei ratti femmina trattati con dosaggi dell''1% e 1.5% si è verificata una incidenza del 21% e 39% di adenomi e carcinomi combinati, e nel ratto maschio rispettivamente del 67% e 74%. Questi risultati sono molto significativi in quanto i roditori non sviluppano spontaneamente neoplasie maligne del colon. È importante quindi raccomandare un uso episodico o comunque saltuario, non continuativo né prolungato, di questi preparati, specie nei pazienti con storia familiare o personale di cancro del colon o di lesioni precancerose come i polipi, la poliposi familiare e la colite ulcerosa.

da Fitoterapia33 17 aprile 2011

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