Politica e Sanità
16 Novembre 2011Nei primi sette mesi dell''anno in Italia sono state acquistate quasi 1,1 miliardi di confezioni di medicinali, con un incremento dell''1,9% e un controvalore di 11,5 miliardi di euro. I dati sono stati diffusi dall''Associazione nazionale dell''industria farmaceutica dell''automedicazione (Anifa). Dall''analisi dei dati - comunica l''Anifa - sembra delinearsi anche per il 2009 un trend in crescita dei volumi di vendita di farmaci, anche se, a differenza degli anni precedenti, non si registra una flessione del mercato a valori. Si evidenziano, tuttavia, andamenti differenti tra farmaci rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (Ssn), che crescono del 4,1% con 703 milioni di unità vendute, e farmaci a carico del cittadino, in flessione del 2,3% con 360 milioni di confezioni vendute. Il comparto che soffre maggiormente è quello dei farmaci senza obbligo di ricetta e, in particolare, quello delle specialità di automedicazione che evidenziano la perdita più consistente (quasi 4%); queste ultime, infatti, vedono progressivamente ridurre il proprio peso all''interno del settore farmaceutico: solo due anni fa coprivano il 13,8% delle vendite mentre oggi ne rappresentano il 12,6%. Degli oltre 11 miliardi di euro spesi per farmaci da gennaio a luglio, oltre 10 sono relativi alle specialità acquistabili con ricetta medica (8 a carico del Ssn e 2 a carico del cittadino), mentre poco più di 1 miliardo è stato speso per farmaci senza obbligo di prescrizione. Cresce inoltre il mercato dei prodotti a connotazione farmaceutica, ma che farmaci non sono.
Si tratta di un comparto che da anni vede una crescita consistente, evidenzia l''Anifa: nel 2008 i prodotti notificati sono cresciuti a volumi dell''11,1%, gli omeopatici del 5% e gli erboristici del 12% e nel 2009 i valori sono rispettivamente dell''8,9%, del 5,3% e del 3,8%. Da notare che non è per motivi economici che ci si rivolge a queste tipologie di prodotti anzich� alle specialità medicinali, essendo il loro prezzo medio quasi il doppio: se a luglio 2009 i farmaci Otc costano mediamente 6,7 euro, gli omeopatici sfiorano i 10 euro mentre gli erboristici e i notificati superano i 12 euro. L''Anifa sottolinea infine che questi prodotti, pur non essendo medicinali, si presentano con un posizionamento che li avvicina ai farmaci Otc e sfruttando i minori vincoli e regole riescono a godere di una maggiore innovazione di gamma (che per l''automedicazione quasi non esiste, se non in forma di miglioramento di molecole gi esistenti sul mercato) e di una comunicazione al cittadino più diretta e libera, di fatto erodendo quote di mercato alle specialità medicinali.
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