Politica e Sanità
16 Novembre 2011I tre vaccini contro l''influenza A approvati dall''Emea e dalla stessa Commissione europea sono sicuri e non hanno particolari effetti collaterali
E'' il messaggio lanciato sia dal commissario alla Salute Androulla Vassiliou, sia dal ministro svedese per la Sanità, Maria Larsson, per la presidenza di turno dell''Unione, al termine del Consiglio straordinario sull''influenza a Lussemburgo. "Io stessa - ha riferito Vassiliou - avevo chiesto all''Emea se potessero insorgere problemi soprattutto per bambini e donne in gravidanza". Tuttavia, ha detto, l''Emea "ha espresso un parere positivo sul vaccino, e lo ha fatta sulla base di precisi test e studi scientifici". In particolare, ha proseguito, l''agenzia "ha detto che, sulla base dei test svolti, si può procedere alla vaccinazione dei bambini. Quanto alle donne incinte, ha detto che non si vedono ragioni per non farle". Il commissario ha però specificato che l''esperienza sui test "è maggiore" sui bambini che sulle donne in gravidanza. La responsabile UE ha però rifiutato di considerare queste ultime come categoria potenzialmente a rischio. "L''esperienza dei vaccini - ha aggiunto il ministro Larsson - è stata molto grande e positiva, non sono stati riscontrati effetti collaterali. I nostri esperti dicono che i vaccini sono sicuri, non vi sono ragioni per metterlo in dubbio". Naturalmente, ha aggiunto, "sarà necessario un attento monitoraggio". In proposito, il commissario Vassiliou ha spiegato che "l''Emea ha fornito istruzioni molto particolareggiate, ogni due settimane dovrà essere redatto un rapporto su eventuali effetti collaterali". In caso di insorgenza, "l''Emea potrà rivedere il suo parere". Quanto alleventuale somministrazione unica del vaccino, al momento l''agenzia raccomanda una somministrazione in due dosi con tre settimane di intervallo tra la prima e la seconda. "L''Emea - ha detto Vassiliou - valuterà la prossima settimana le proposte dell''Oms. Qualora il parere dell''Emea dovesse essere modificato anche la Commissione europea (che deve avallare i pareri dell''Emea) si adeguerà". Una simile eventualità avrebbe un effetto positivo sul fronte del sostegno ai paesi sprovvisti di dosi di vaccini. Al momento sono dieci i Paesi membri dell''Ue che non dispongono di dosi o ne hanno in misura ampiamente insufficiente.
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