Politica e Sanità
16 Novembre 2011Il dipartimento di Farmacoepidemiologia dellIss-Cnesps (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute - Istituto superiore di sanità) ha elaborato, sulla base dei dati OsMed, unanalisi dei consumi di farmaci in funzione della pandemia influenzale. Obiettivo della sorveglianza è descrivere in maniera tempestiva le vendite di farmaci utilizzati durante lepidemia di influenza, in particolare di antibiotici, analgesici (che comprendono gli antipiretici) e antivirali. Il trattamento con questi farmaci è quindi prevalentemente rivolto al sollievo dei sintomi e alla prevenzione delle complicanze, ed è un indicatore indiretto della diffusione del virus nella popolazione.
Tra la fine del 2008 e linizio del 2009- si legge nel numero 2 di FluNews (8 novembre 2009)- i farmaci antivirali evidenziavano un valore inferiore ai 3 pezzi ogni 100 mila abitanti. Dallo scorso aprile (quando lOms riceve notizia dei primi casi dinfluenza dal nuovo virus A/H1N1 in Messico e negli Usa) si registra invece una progressiva crescita, che raggiunge valori compresi tra 51 (ottobre) e 76 (luglio) pezzi ogni 100 mila abitanti. Questo periodo coincide con la diffusa preoccupazione di contrarre il virus andando in vacanza allestero e con linizio dellanno scolastico. è anche ipotizzabile che questo andamento possa essere stato influenzato dalle notizie apparse sui media rispetto alla trasmissione del virus e alle complicazioni provocate dalla malattia. A livello geografico, i livelli di vendita più elevati si osservano nelle Regioni del Centro-Nord. I dati degli antibiotici e degli analgesici sono in linea con landamento stagionale di queste categorie, con un massimo nel periodo invernale (in particolare nei mesi di gennaio, febbraio e marzo) e un minimo nei mesi estivi. Nel corso della settimana 26 ottobre-1 novembre, rispetto allo stesso periodo dellanno precedente, si è però rilevata una crescita del 42% per gli antibiotici e dell89% per gli analgesici. La variazione media mensile nel periodo luglio 2008-ottobre 2009 è stata pari a +3,6% per gli antibiotici e +6,2% per gli analgesici.
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