Politica e Sanità
16 Novembre 2011Farmaci biosimilari per assicurarsi i benefici dei medicinali biotech, ma abbassando il costo di questi prodotti grazie alla scadenza del brevetto. Una realtà che in Italia stenta a decollare: se in Germania, ad esempio, i biosimilari si sono guadagnati una fetta di mercato di circa il 18%, con un notevole risparmio per la spesa farmaceutica nazionale, in Italia questa percentuale è oggi dello 0,5%. Su questo tema si confronteranno a Torino dal 26 al 28 novembre rappresentanti della medicina e della farmacologia nazionale e internazionale, in occasione della Prima conferenza nazionale farmaci biotecnologici in oncologia. In Europa - ricorda una nota - l''impiego di farmaci biosimili è in progressivo aumento per potere sostenere l''enorme impatto dei nuovi medicinali sui servizi sanitari nazionali. In Italia, attualmente, i farmaci biotecnologici hanno un mercato, in costante crescita, di circa 5 miliardi di euro. Si tratta di medicinali che, per le loro caratteristiche farmacodinamiche, rappresentano un passo avanti estremamente importante per la cura di patologie devastanti come i tumori.
è evidente - sottolinea nella nota Pier Luigi Canonico, preside della Facoltà di Farmacia di Novara - che l''interesse primario di tutto il sistema sanitario sia la salute, insieme alla sicurezza, dei pazienti. In quest''ottica le agenzie regolatorie europea e nazionale hanno messo in atto delle procedure di autorizzazione all''immissione in commercio molto accurate, che garantiscono l''efficacia e la sicurezza dei nuovi farmaci biosimili. Ad esempio, come per tutti i farmaci, i biotecnologici e i biosimili richiedono una procedura centralizzata a livello europeo e non è possibile che il singolo Stato appartenente all''Unione europea possa procedere in maniera autonoma". "è chiaro che, come per tutti i farmaci di nuova immissione in commercio - prosegue l''esperto - bisogna porre attenzione a eventuali effetti collaterali che non siano emersi nelle sperimentazioni cliniche indispensabili per la registrazione. Appare chiaro, però, che l''uso significativo, soprattutto in alcuni Stati come la Germania, dei farmaci biosimilari disponibili senza segnalazioni rilevanti di eventi avversi importanti rafforzi il principio della loro sicurezza".
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