Politica e Sanità
16 Novembre 2011E stata presentata a Roma, alla presenza del Ministro Maurizio Sacconi e del viceministro Ferruccio Fazio, la Relazione sullo stato sanitario del Paese del ministero del Welfare. Dai dati del 2006, infatti, emerge che la sopravvivenza negli ultimi decenni ha mostrato in Italia un notevole miglioramento, rimanendo in linea con l''andamento seguito dagli altri Paesi occidentali. Si è passati infatti da una speranza di vita alla nascita di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne nei primi anni ''90, agli attuali 78,4 per i maschi e 84 anni per le donne. Il divario tra uomini e donne, seppure in lieve diminuzione, rimane e si attesta a 6 anni. Dall''analisi dei dati di mortalità, si osserva che, sebbene il tasso sia rimasto pressoch� invariato nel corso dell''ultimo decennio - attestandosi su valori del 10 per 1.000 per gli uomini e del 9,5 per le donne - i tassi di mortalità specifici per età hanno subito notevoli variazioni, insieme a un aumento dei decessi in termini assoluti. Infatti, visto il progressivo invecchiamento della popolazione italiana si registra una diminuzione, per tutte le classi di età, dei tassi specifici di mortalità. Considerando le diverse Regioni si conferma, in generale sempre rispetto ai dati del 2006, il primato negativo della Campania per la quale si registra la situazione più svantaggiata in termini di mortalità, sia per gli uomini che per le donne. Il quadro migliore si osserva, invece, nelle Marche, che registrano il tasso di mortalità più basso sia per gli uomini che per le donne. La mortalità infantile si conferma in continua diminuzione dal 2001 al 2006, con una riduzione del 19% per i maschi e del 31% per le femmine.
I tassi di mortalità infantile passano a livello nazionale da 4,9 decessi per mille nati vivi del 2001 a 4,1 nel 2006 per i maschi e da 4,2 a 3,2 decessi per mille nati vivi per le femmine, rispettivamente dal 2001 al 2006. A fronte di una significativa riduzione della mortalità infantile in Italia che interessa tutto il territorio nazionale, rimangono, però, ancora differenze fra le regioni del Nord e Centro e quelle del Sud del Paese. Nel corso della riunione, il ministro Sacconi è entrato nel merito del futuro Ministero della Salute: "Nei prossimi giorni passerò finalmente il testimone a Fazio. E'' stato un anno e mezzo intenso, e ai critici dell''integrazione" del dicastero della Salute con quello del Lavoro e delle Politiche sociali "anche adesso dico che quelle competenze potevano tranquillamente convivere". Così il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha consacrato ufficialmente il viceministro della Salute Ferruccio Fazio come prossimo ministro, dopo lo ''spacchettamento'' del dicastero della Salute pubblicato nelle settimane scorse in Gazzetta Ufficiale. Lo spacchettamento è stato, secondo Sacconi, dovuto a "esigenze di massa critica che hanno imposto la ricostituzione del dicastero". L''intervento del ministro nell''incontro in corso a Roma è suonato come un vero e proprio congedo, nel corso del quale Sacconi ha ringraziato tutti gli attori della sanità italiana, nonch� il viceministro e gli altri due sottosegretari, Francesca Martini ed Eugenia Roccella.
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