Politica e Sanità
16 Novembre 2011Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell''Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha chiesto al ministero della Salute di fare verifiche sulluso e la commercializzazione della tossina botulinica (Botox) di Allergan in Italia. Liniziativa fa seguito alla decisione di un tribunale dell''Oklahoma che ha condannato lazienda a un risarcimento danni da 15 milioni di dollari in favore di una donna di 47 anni, la ginecologa Sharla Helton che nel 2006 si era sottoposta a un trattamento per ringiovanire il volto. Per la prima volta i giudici hanno riconosciuto i rischi e i danni derivanti dal botulino utilizzato per trattare le rughe, sottolinea Codacons che chiede al ministero di "verificare se il prodotto al centro della vicenda giudiziaria negli Usa sia venduto e utilizzato anche nel nostro Paese e, in tal caso, valutare le misure da adottare a tutela della salute umana, compreso l''eventuale ritiro del prodotto dal commercio". "Invitiamo i cittadini italiani che abbiano subito eventuali danni da trattamenti eseguiti col Botox a contattare la nostra associazione, al fine di avviare le azioni legali del caso - afferma in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Non è esclusa infatti la possibilità di intentare una class action contro l''azienda produttrice, qualora vengano accertati effetti collaterali non opportunamente indicati sulla confezione del farmaco, seguiti ai trattamenti estetici effettuati utilizzando il prodotto in questione".
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