Politica e Sanità
16 Novembre 2011Le quote rosa in questo settore del sistema sanitario si attestano a livelli più che doppi rispetto a quelli dei medici e di altre figure direttive nei nosocomi italiani La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (Sifo) plaude alle iniziative annunciate in questi giorni dal sottosegretario alla salute Francesca Martini dirette a facilitare laccesso delle donne a posizioni apicali nellambito del Sistema sanitario nazionale (Ssn). �I farmacisti ospedalieri rappresentano già uneccezione nel Ssn � afferma Laura Fabrizio, una delle poche donne presidente di una società scientifica italiana, la Sifo - la maggior parte infatti, così come del resto i soci dellassociazione che rappresento, sono donne. Rispetto alla media nazionale del Ssn in cui, come riportato dal sottosegretario Martini, solo il 35% delle donne ha un ruolo di dirigente e un 10% ricopre incarichi apicali, il 77% dei farmacisti dirigenti degli ospedali e delle Asl sono donne e le stesse ricoprono circa il 60% degli incarichi apicali. Oggi appare necessario prevedere delle forme contrattualistiche e di organizzazione del lavoro che tengano conto delle esigenze specifiche delle donne. Per questo riteniamo di poter dare il nostro contributo di esperienza per far sì che le quote rosa si amplifichino anche nel settore medico, raggiungendo quelli standard che, specie nei paesi del Nord Europa, sono ormai consolidati�. Nonostante tutti gli sforzi diretti a conquistare la parità professionale, le donne sono ancora meno presenti nelle posizioni che contano nellambito del sistema sanitario e delle società scientifiche stesse, e ciò potrebbe incidere anche nel campo della farmacologia e nella clinica. �Molto andrebbe fatto ad esempio nella preparazione di medicinali tarati ad hoc per le donne � aggiunge la Fabrizio - oltre che sul fronte dei trial clinici, della sicurezza delle terapie e della rilevazione degli effetti collaterali. Tutti fattori che come farmacisti operanti negli ospedali e nelle corsie ci vedono impegnati ogni giorno per far sì che le donne ricevano trattamento adeguati e di qualità. Crediamo infine che il convegno sulla femminilizzazione del Ssn, annunciato dal Ministero per il prossimo ottobre, rappresenti unoccasione unica per dare rilievo a tali questioni e rilanciare con forza il ruolo primario delle donne nellambito del sistema sanitario italiano�.
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