Politica e Sanità
16 Novembre 2011Di Marco Malagutti LAuthority ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento per denunciare i rischi di limiti alla concorrenza nel Ddl in discussione al Senato. Consumatori, opposizione e Mnlf plaudono
Il disegno di legge che blocca lapertura delle parafarmacie compromette la concorrenza �con probabili effetti negativi sul livello dei prezzi e sulla qualità del servizio offerto�. Non lascia adito a dubbi il parere inviato dallAntitrust al Governo e al Parlamento, con il quale si auspica che questultimo non approvi il Ddl. Le norme sotto esame sospendono lapertura di nuovi esercizi in attesa della ridefinizione della normativa sulla vendita dei farmaci e introducono limiti numerici alle parafarmacie nei singoli Comuni, in base a criteri demografici con il risultato, sottolinea lAntitrust di porre �un vincolo strutturale restrittivo della concorrenza in mercati recentemente liberalizzati� e con �effetti negativi sul livello dei prezzi e sulla qualità del servizio�. Il parere dellAntitrust raccoglie consensi tra i movimenti dei consumatori e nelle fila dellopposizione politica. �Si tratta di una proposta inaccettabile, non solo lesiva della concorrenza, ma anche dannosa per i consumatori che, grazie allapertura delle parafarmacie e dei corner allinterno della grande distribuzione, hanno potuto disporre di un maggior numero di punti vendita, ma soprattutto hanno ottenuto notevoli risparmi sui farmaci da banco, pari a circa 20 Euro annui a famiglia� dichiara Rita Battaglia, vice presidente Federconsumatori. Sulla stessa lunghezza donda Antonio Lirosi, responsabile consumatori e commercio del Pd, secondo il quale �lAntitrust è dovuta intervenire per segnalare lintento corporativo e anticoncorrenziale, a danno degli interessi di milioni di consumatori. Plaude allAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato anche il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti �è del tutto evidente � scrive il Presidente Mnlf Vincenzo Devito � come nel Parlamento italiano si confrontino due modi antitetici di fare politica: uno teso a proteggere gli interessi corporativi, laltro attento a tutelare i diritti parte dei consumatori e delle nuove generazioni�. Ora la palla passa al Senato.
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