Politica e Sanità
16 Novembre 2011Il neoeletto presidente del Sunifar espone a Farmacista i suoi obiettiv. Con una priorità: garantire ai rurali il diritto di esprimere il proprio punto di vista
Ha 52 anni ed è titolare dall86, ventiquattro anni di ininterrotta ruralità. Questi i dati biografici di Alfredo Orlandi, abruzzese, eletto lunedì scorso alla presidenza del Sunifar dai delegati rurali dellassemblea generale di Federfarma. Sulla carta il suo si preannuncia un mandato ostico, perch� dei tre componenti del Consiglio di presidenza in quota Sunifar due arrivano dalla squadra del suo antagonista elettorale, il valdostano Cesare Quey.
Dottor Orlandi, lavorare con un esecutivo dove i suoi avversari sono la maggioranza sarà un problema?
�Come ho detto nel mio discorso di insediamento, se è vero che il benessere divide e le difficoltà uniscono, oggi dovremmo essere uniti più che mai. E poi conosco da molto tempo i due eletti della squadra di Quey, ho una grande stima per loro e nel sindacato abbiamo spesso lavorato assieme. Sono dunque convinto che collaboreremo con piena soddisfazione�.
Quali saranno i primi impegni della sua agenda?
�Stiamo vivendo un momento in cui i problemi della farmacia sono trasversali alle sue componenti, quindi gli impegni più vicini vedranno Sunifar e Federfarma lavorare fianco a fianco in quello spirito unitario che ha portato alla riscrittura dello statuto: riforma della remunerazione, riordino del servizio farmaceutico, rinnovo della Convenzione�.
Allora parliamo di Convenzione e quindi di nuovi servizi in farmacia. Tra i titolari cè chi teme che si creino farmacie di serie A e di serie B, con gran parte delle rurali in questultimo gruppo. Lei che dice?
�Dico che il tema dei servizi dovrà essere affrontato con estrema attenzione, allo scopo di rispettare le specificità del territorio e delle realtà locali. Bisognerà valutare quale offerta di servizi potranno offrire le farmacie delle grandi città così come le farmacie dei piccoli centri, in modo da dare a tutti le medesime possibilità di accesso�.
Quanto è importante che il nuovo statuto di Federfarma abbia restituito al Sunifar la propria autonomia?
�Questa è unepoca in cui i cambiamenti si succedono a una velocità sempre più forte, la farmacia ha bisogno di nuove regole ed era importante garantire ai rurali il diritto di esprimere il proprio punto di vista�.
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