Politica e Sanità
16 Novembre 2011Fascia C nelle parafarmacie? E’ un tema sul quale si può ragionare, a patto però che agli esercizi di vicinato sia data la stessa cornice di regole cui oggi devono sottostare le farmacie. Così almeno la pensa la Fiafant, sigla non recente dell’universo della non titolarità. Suo il sit-in “anti-sanatorie” che avrebbe dovuto tenersi oggi davanti alla sede della Fofi e che l’intervento del ministro Fazio alla serata dell’Ordine di Roma di mercoledì scorso ha reso inutile. Farmacista33 ha chiesto al presidente della Federazione, Roberta Sardella, di riassumere le posizioni della sua associazione.
Presidente, come diverse altre sigle dei non titolari anche voi dite no alla sanatoria. E allora, quale futuro immaginate per le parafarmacie?
«Auspichiamo un’evoluzione governata e ponderata verso un sistema distributivo diviso tra farmacie di servizi e farmacie non convenzionate, ossia parafarmacie autorizzate alla vendita anche della fascia C».
Quindi siete per la fuoriuscita del non rimborsato…
«Sì, ma solo una volte realizzate alcune condizioni. Il farmacista di parafarmacia ha tutte le carte in regola per gestire il farmaco qualunque esso sia, fatta ovviamente eccezione per i farmaci rimborsati dal Ssn, però agli esercizi di vicinato vanno date regole analoghe a quelle che vigono per le farmacie: parlo di condizioni di conservazione farmaci(temperature,umidità ,ecc..) ,spazi e via di seguito. Inoltre va imposta la dispensazione del farmaco attraverso un laureato in farmacia e poi occorre spingere le Asl a fare controlli sul territorio,come anche gli Ordini dovrebbero impegnarsi nel controllo della professionalità».
Quello dei camici neri è un argomento dolente anche per molte farmacie…
«E’ vero ma nelle parafarmacie, dove spesso il titolare è l’unico laureato, il problema è più diffuso. Sempre in tema di regole aggiungo anche le distanze e gli orari: le parafarmacie potranno continuare ad aprire liberamente ma dovranno rispettare una distanza minima dalla farmacia più vicina. E dovranno rispettare gli stessi orari».
In cambio avranno la Fascia C…
«Una volta regolato il canale, si potrà iniziare a discutere di Fascia C negli esercizi di vicinato. L’intera Fascia C, perché il farmacista non può svolgere la propria professione solo a pezzi».
Intanto il ddl Gasparri-Tomassini vuole ridurre la gamma di Otc dispensabili in parafarmacia a una lista ristretta redatta dall’Aifa. Che ne pensate?
«La proposta Gasparri-Tomassini vuole uccidere le parafarmacie. E fare un regalo alla Gdo consentendo la trasformazione delle sue parafarmacie in farmacie. Penso che la Fofi dovrebbe difendere la professione nell’interesse del cittadino».
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