Politica e Sanità
16 Novembre 2011Avrebbero dispensato prodotti per diabetici, per assorbenza, incontinenza, celiachia e altro, ottenendo i relativi rimborsi dal Servizio sanitario Nazionale, a pazienti in realtà già deceduti. È per questa ragione che, con l''accusa di truffa ai danni del Ssn e falso, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica 76 persone, tra farmacisti e titolari di farmacie nel bergamasco. La denuncia è arrivata in seguito a una serie di indagini del Nas dei Carabinieri di Brescia che hanno appunto monitorato la spesa farmaceutica della provincia di Bergamo. I farmacisti avrebbero dunque dispensato a pazienti morti presidi per assistenza sanitaria integrativa, falsificando le firme dei pazienti stessi o di ignari familiari di questi, in modo da completare i modelli per la richiesta di rimborso. Immediata la reazione del presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo Ferdinando Bialetti «È un fulmine a ciel sereno. Sono amareggiato e incredulo. Ma escludo che su 276 farmacie tra la città e la provincia, ben 76 titolari abbiano cercato di truffare lo Stato e la Regione». Il presidente dell’Ordine pensa che si possa trattare di un disguido tecnico, «credo si tratti di un mancato aggiornamento dei dati».
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