Politica e Sanità
15 Novembre 2011I dati dellOsservatorio sullimpiego dei medicinali (OSMED) confermano la tendenza al rientro dellonere a carico del Servizio sanitario, ma aumenta lesborso diretto dei cittadini per i farmaci di classe A
Spesa farmaceutica pubblica in calo in tutte le regioni italiane tra gennaio e settembre 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006. Al primo posto per riduzione di spesa il Lazio, che ha fatto registrare un calo del 15,1%. Altrettanto ''virtuose'': la Puglia (-13,7%), la Sicilia (-11,4%), la Liguria (-10,2%) e la Sardegna (-10,2%). A ''fotografare'' l''andamento regionale della spesa per medicinali è il Rapporto OSMED, illustrato oggi a Roma, durante un convegno di Farmacoepidemiologia, in corso fino a oggi all''Istituto superiore di sanità. Complessivamente,l a riduzione di spesa lorda pubblica per i farmaci di classe A, a totale carico del SSN, pari al 7,7%. Le dosi prescritte sono state circa 880 ogni mille abitanti con un aumento del 2,6%. Analizzando i fattori che influenzano l''andamento della spesa farmaceutica pubblica si nota come, ad eccezione delle quantità, tutti gli altri indici fanno rilevare una diminuzione: -8% i prezzi e -10,5% il costo medio per giornata di terapia. Tali andamenti risentono del massiccio ricorso da parte delle Regioni della distribuzione diretta e di quella per conto per i farmaci ad alto costo, della scadenza del brevetto di alcune importanti molecole (simvastatina e doxazosin) e dell''introduzione del prezzo di riferimento per gli inibitori di pompa (gastroprotettori) in alcune realtà regionali. Cresce invece la spesa privata per farmaci che sale del 4,3%, dovuta a una consistente crescita della spesa privata per farmaci di Classe A (+28% rispetto al 2006); in aumento anche la spesa per etici di classe C e di automedicazione (SOP e OTC), aumentata a livello nazionale rispettivamente dell''1,2% e dell''1,3%. Per gli etici di classe C si è registrato un incremento di spesa in tutte le Regioni, tranne nelle due Province Autonome di Trento (-0,3%) e Bolzano (-0,7%), con la punta massima in Campania (+2,8%). Anche per i farmaci di automedicazione, l''aumento della spesa si è avuto in tutte le Regioni, ad eccezione di Marche (-3,2%) ed Emilia Romagna (-1,2%). Le quote maggiori si sono registrate in Valle d''Aosta (+5,7%) e nella Provinciaautonoma di Bolzano (+4,8%). Quanto invece all''uso dei farmaci equivalenti (aumentato del 24,1% a livello nazionale), quest''ultimo rappresenta il 29,7% dei consumi e il 18,7% della spesa, ma presenta un''ampia variabilità a livello regionale: ad esempio in Puglia a fronte di un aumento dei consumi del 37,4%, si è parimenti registrato un aumento della spesa del 51,3%; in Friuli, a un aumento dei consumi del 17,7% ha corrisposto un incremento della spesa del 23,8%.
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