Politica e Sanità
16 Novembre 2011L’Aifa deve diramare al più presto l’elenco degli equivalenti con i prezzi aggiornati in base ai tagli impartiti la settimana scorsa. E’ il pressante invito contenuto nella lettera che Federfarma Servizi, l’associazione che rappresenta le cooperative della distribuzione intermedia, ha inviato l’altro ieri al direttore generale dell’Agenzia del Farmaco, Guido Rasi. Una richiesta originata dal timore che la manovra, con i suoi tempi dilatati, aggiunga alle ripercussioni economiche pericolose tensioni sul sistema logistico. Farmacista33 ha chiesto delucidazioni al direttore generale di Federfarma Servizi, Giancarlo Esperti.
Partiamo dalla lettera: perché chiedete di conoscere in tempi i nuovi prezzi?
La manovra è stata annunciata da una settimana ma a oggi non si sa nulla, né dei farmaci che verranno tagliati né a quanto ammonterà il taglio per ciascuno di essi. Si sa solo che le riduzioni andranno dall’8 al 40%. Il nostro timore è che nell’attesa, ordini e acquisti nella filiera verranno ridotti all’osso perché nessuno vuole comprare a un prezzo e poi rivendere a un prezzo inferiore. In sostanza, paventiamo carenze nel circuito logistico che andranno a scapito dell’assistenza e dei cittadini.
L’Aifa ha promesso che le nuove liste di trasparenza saranno pubblicate per metà aprile…
Le liste di trasparenza riportano solo il prezzo di rimborso per ciascun gruppo, non il prezzo di ogni singola confezione. A noi questo è ciò che interessa.
Nessuna preoccupazione, invece, per le ricadute economiche della manovra?
Tutt’altro. Innanzitutto ci preoccupa l’incertezza sul valore dei tagli: l’Aifa dice che si risparmieranno 600 milioni, l’altro giorno Farmindustria ha detto invece 400 milioni. Si fa fatica a capire. Quello che è certo, in ogni caso, è il fatto che questa manovra si mangia quasi interamente anche quell’8% di margine che la legge lasciava all’extrasconto. Il margine del grossista, che la finanziaria dell’estate scorsa aveva abbattuto al 3%, è talmente risicato che lo spazio per la transazione commerciale tra intermediario e farmacia è quasi inesistente.
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