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Politica e Sanità

17 Novembre 2011

Gianani (Asl Rieti): i nuovi servizi possono far risparmiare


A margine del Convegno organizzato a Riccione dall’Utifar sui nuovi servizi, Farmacista33 ha incontrato Rodolfo Gianani, oggi direttore Asl di Rieti, e che, quando era al Ministero, ha dato un importante contributo alla scrittura del d.lgs 153/2009 e all’impalcatura concettuale dei nuovi servizi in farmacia.

 

Dottor Gianani, al mosaico manca ancora un tassello, il decreto attuativo su infermieri e fisioterapisti in farmacia. Lei non è più al Ministero ma forse ha un’idea sui tempi…
Credo che entro l’estate verrà pubblicato anche questo provvedimento. E lo stesso vale anche per il quarto e ultimo decreto, quello sui servizi nelle farmacie pubbliche.

 

Tra i titolari di farmacia i nuovi servizi suscitano entusiasmo ma anche perplessità. Cosa dire ai dubbiosi per convincerli?
Quella disegnata dal d.lgs 153/2009 è la riforma sanitaria degli anni duemila. Vent’anni dopo la riforma ospedaliera, il legislatore concentra la sua attenzione sul territorio e sancisce che il perno dell’assistenza territoriale è la farmacia.

E’ la filosofia con cui, a Rieti, sta lavorando assieme ai titolari e a Federfarma?
Precisamente. Abbiamo fatto un accordo e ora lo stiamo realizzando punto per punto. Siamo partiti dal Cup e posso dire che quanto sostenevamo quando abbiamo scritto la 153/2009 è vero: grazie alle farmacie si possono realizzare risparmi strutturali, non è vero che la riforma è una spesa in più.

 

Per esempio?
Per esempio sui Cup: entro la fine di aprile avrò, grazie alle farmacie, circa 110 punti di prenotazione sul territorio. Questo mi permetterà di scalare una dozzina di postazioni collocate nei distretti, con un risparmio evidente. Stesso discorso per le prestazioni analitiche: se vado dal medico a farmi prescrivere una glicemia, finisce che poi chiedo anche qualche altro esame. In farmacia, invece, questo effetto a cascata non scatta.

Nei decreti si parla di accreditamento delle farmacie. C’è il rischio che qualche presidio rimanga tagliato fuori?
Ho detto che grazie alla riforma le farmacie diventano il perno dell’assistenza sul territorio. Si pone quindi un problema di qualità dell’erogazione da tutelare, con chiare responsabilità da parte delle Asl. Se la domanda fa riferimento a quel passaggio del decreto in cui si parla di spazi dedicati, posso dire fin d’ora che nella mia Azienda non andrò certo a chiedere alle piccole farmacie sacrifici per interventi di ristrutturazione.

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