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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

Nel nuovo articolo 2 l’etico resta in farmacia


L’emendamento presentato dal relatore cancella quello uscito dalla Camera e riprende le proposte che la categoria aveva elaborato al Tavolo tecnico

La  X Commissione del Senato,  ha ripreso ieri l’esame del DDL 1644, noto come Bersani-Ter; il relatore, Senatore Egidio Banti, ha presentato un emendamento all’articolo 2, che conteneva la liberalizzazione della vendita dell’etico di Fascia C, concernente “Disposizioni in materia di farmacie e di classificazione di medicinali”. "Ho depositato un nuovo testo � ha dichiarato Banti - sostitutivo del precedente, e naturalmente concordato con la  maggioranza, che se verrà approvato consentirà di evitare lo stralcio. Lo esamineremo formalmente la settimana prossima (il 18 dicembre, ndr)". Nel provvedimento è prevista "una delega breve all''Esecutivo perch� entro quattro mesi  riordini i criteri di apertura delle farmacie garantendo l''accesso a  nuovi laureati e a persone che non sono già titolari di una farmacia". Viene completamente superata, dunque, la questione della vendita dei farmaci di fascia C con  ricetta anche in parafarmacie e supermercati: "nell''articolo è  previsto il cosiddetto de-listing: entro tre mesi l''AIFA dovrà uniformare i criteri di vendita dei farmaci di fascia C a quelli degli altri Paesi europei, dove molti più medicinali sono venduti senza  obbligo di ricetta. In questo modo più prodotti potranno essere  venduti anche a prezzo scontato nelle parafarmacie e nei corner della Grande distribuzione". Soddisfazione per il contenuto dell’emendamento hanno espresso il presidente della Federazione nazionale Giacomo Leopardi, il vicepresidente Andrea Mandelli e il segretario Maurizio Pace che, assieme ai rappresentanti di Federfarma e Assofarm, avevano partecipato ai lavori del tavolo tecnico di cui l’emendamento riprende le conclusioni. La Federazione vuole altresì ringraziare il ministro della Salute, Livia Turco per l’impegno e la coerenza dimostrati un una situazione non facile. 
I decreti legislativi previsti dall’emendamento saranno dunque emanati su proposta del ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e, per i profili di specifica competenza,  con il Ministero dello Sviluppo Economico, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari e della Conferenza permanente Stato-Regioni, da esprimersi, rispettivamente, entro quaranta e trenta giorni.  Tali decreti, come illustrato in una circolare della Federazione nazionale, dovranno essere adottati nel rispetto di precisi e specifici criteri direttivi tra i quali si segnalano i seguenti:  

 
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