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Politica e Sanità

30 Novembre 2011

Assenze per malattia autocertificate


Questa la proposta delle principali associazioni dei medici di medicina generale, dopo le polemiche sollevate da un articolo del Corriere della Sera. In effetti, nel resto d’Europa l’assenza dal lavoro di breve durata viene trattata così

Certificati medici facili per coprire le assenze dal lavoro? Le principali organizzazioni dei medici di famiglia, SNAMI e FIMMG, rigettano le accuse di connivenza sottese da un articolo del giuslavorista Pietro Ichino, ormai aduso a sollevare le ire di questa o quella categoria. Piergiuseppe Conti, presidente dello SNAMI nasconde la sua irritazione per le ''''accuse gravi e ingiustificate. Conosciamo la fama e le idee innovative di Ichino. Non ammettiamo però che il solito gioco al massacro preveda un solo capro espiatorio, ovvero il medico”. Per Conti la soluzione ''''è già sui tavoli del Governo attuale e dei precedenti”. Una proposta che lo SNAMI ha avanzato da tempo ''''per stabilire regole certe per le certificazioni di malattia. Si tratta di responsabilizzare il lavoratore e far sì che autocertifichi di malattia fino a tre giorni. Questo avviene in tutti i Paesi europei, dove si va dal medico dal quarto giorno di indisposizione in poi”.

“Le accuse infondate di malafede e irresponsabilità � ha detto ancora Conti - devono poi essere provate con i fatti, perch� gettano discredito sui medici già incolpati, spesso fuori luogo, di sempre maggiori misfatti e con scarsissima possibilità di appello mediatico”. In perfetta sintonia Giacomo Milillo, segretario nazionale della FIMMG, che sottolinea come per alcune situazioni lamentate dai pazienti, come la cefalea o i dolori mestruali, andando a un controllo immediato ''''si rischia di andare contro la dignità delle persone”. Milillo fa anche presente un altro aspetto: “Nella mia esperienza” ha detto ”noto invece una crescente difficoltà dei lavoratori ad avere permessi di malattia e vanno a lavorare anche con la febbre”. ''''Il controllo dei certificati spetta all''INPS o alle ASL” ha concluso “l''Ordine può intervenire quando un ente denuncia un comportamento scorretto, ma non ha potere d''indagine''''.

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