Politica e Sanità
15 Novembre 2011Curare le allergie alimentari somministrando dosi crescenti dell''alimento sotto accusa. Fino a riaddestrare l''organismo del paziente a tollerare anche i cibi che inizialmente rifiutava come velenosi. E'' questa la rivoluzionaria terapia con cui la Clinica pediatrica dell''università di Trieste-Irccs Burlo Garofolo riesce a guarire oltre un terzo dei bimbi superallergici agli alimenti, e in particolare i piccoli ipersensibili alle proteine del latte e dell''uovo. Un esercito in continua crescita: soltanto in Italia sono almeno 400 mila i bambini 5-15enni colpiti, di cui 3 mila a rischio di gravi reazioni anche dopo minimi contatti con l''allergene incriminato.
Il successo della metodica di desensibilizzazione alimentare "made in Trieste" - in radicale controtendenza con la strada comunemente seguita, ossia la totale eliminazione del cibo allergizzante dalla dieta del bimbo - è stato decretato da uno studio pubblicato sul "Journal of Allergy and Clinical Immunology". La ricerca è la prima del genere nel nostro Paese, riferisce una nota del Burlo Garofolo. E'' durata tre anni e ha reclutato in tutta la Penisola 60 bambini diagnosticati come superallergici a latte e uova. Al termine del periodo di rieducazione, più di un terzo degli arruolati (36 per cento), un tempo a rischio di vita per shock anafilattico, ha riacquistato la capacità di nutrirsi liberamente senza manifestare reazioni avverse. E oltre la metà (54 per cento) del campione è comunque riuscito a tollerare nella dieta quantità limitate dei cibi che prima rigettava del tutto.
Attraverso un rigoroso protocollo di desensibilizzazione alimentare verso le proteine del latte e dell''uovo, dunque, l''equipe della Clinica pediatrica dell''università di Trieste presso l''Irccs Burlo Garofolo, guidata da Alessandro Ventura, ha dimostrato che è possibile regalare una vita normale anche ai bambini superallergici, rieducandone l''organismo. "A questi soggetti - spiega Giorgio Longo, responsabile dell''Unità operativa di Allergologia del Burlo Garofolo - basta un contatto minimo e accidentale con la sostanza incriminata, talvolta il semplice odore, per scatenare una reazione violenta potenzialmente fatale". La terapia d''urgenza a base di adrenalina e cortisone risolve la crisi, ma il bimbo e i suoi familiari continuano a vivere nell''ansia di incontrare allergeni potenzialmente letali".
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