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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

Anche in Svezia è allarme eparina


La contaminazione dell''anticoagulante con la condroitina solfato supersolfatato è stata provata anche nel paese scandinavo


Iniziata con il farmaco della Baxter, e in territorio statunitense, la vicenda ha ora una puntata svedese, che vede implicata l’enoxaparina della Sanofi Aventis, commercializzata con il nome di Klexane. La casa produttrice stessa ha identificato alcuni lotti contaminati e, pur non essendosi registrate reazioni avverse tra i pazienti, ha proceduto al ritiro precauzionale. Il contaminante era ancora una volta la condroitina solfato supersolfatata rinvenuta nel prodotto della casa statunitense. Dal canto suo, l’agenzia regolatoria svedese, si apprende da un’intervista di Lennart Forslund, responsabile della medical information, ha provveduto a ripetere le analisi su tutti i lotti di enoxaparina presenti nel paese. Sono risultati negativi anche i test condotti sulle altre eparine a basso peso molecolare commercializzate in Svezia: la dalteparina (Fragmin, Pfizer) e tinzaparina (Innohelp, LeoPharma). Per la Sanofi Aventis ha parlato il vicepresidente alla comunicazione Salah Mahyaoui che ha spiegato come il contaminante sia stato identificato grazie ai test mediante risonanza magnetic anucleare che la casa ha introdotto dal 1� aprile 2008, e ha tenuto a sottolineale che la quantità di condroitina rilevata sia molto inferiore a quella presente nei lotti del prodotto Baxter, visto che nessuno dei campioni conteneva più del 7% della sostanza estranea. Anche per Mahyaoui è strategico a questo punto il tracciamento delle materie prime impiegate, ma ha detto che le indagini sono ancora a uno stadio tale che non è possible avere un quadro preciso della situazione.

Sempre meno dubbi, invece, hanno i protagonisti della vicenda statunitense. Ascoltati dalla sottocommissione parlamentare che si occupa del caso, i rappresentanti della Baxter e del produttore di materie prime, Scientific Protein Laboratories, hanno ritenuto molto probabile che di frode si sia trattato, e che in pratica vi sia stata una massiccia sostituzione tra l’eparina grezza e la condroitina solfato supersolfatata da parte dei fornitori cinesi. David Strunce della Scientific Protein Laboratories ha anche abbozzato una spiegazione possibile: nel 2006 una epidemia di orecchio blu ha decimato gli allevamenti cinmesi di suini, probabilmente incentivando la ricerca di un sostituto sintetico capace almeno all’apparenza di svolgere le medesime funzioni, come è il caso del derivato della condroitina.

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