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Politica e Sanità

15 Novembre 2011

Ma l''AIFA ha fatto un buon lavoro


L''Agenzia italiana del farmaco  ha svolto complessivamente un buon lavoro che non deve essere oscurato dalle vicende giudiziarie "che riguardano singoli casi e situazioni particolari". Ma soprattutto queste vicende "non devono interrompere o anche solo rallentare i profondi processi di rinnovamento iniziati e portati avanti dall''Agenzia". E'' la presa di posizione della Società italiana di farmacologia (SIF) che, senza entrare nel merito delle questioni non scientifiche, esprimere - in una nota - al direttore generale dell''AIFA, al suo Consiglio di amministrazione e all''intero staff "l''augurio di poter continuare il loro lavoro, che tanto ha fornito in termini di salute ai pazienti italiani e in termini di immagine al Paese Italia". In particolare la SIF sottolinea che l''AIFA si pone oggi, "nel panorama internazionale, come una delle autorità nazionali regolatorie sul farmaco più accreditate". Per i farmacologi - che elencano del dettaglio i risultati positivi raggiunti dall''Agenzia - è stato svolto bene il compito specifico "di autorizzare la commercializzazione del farmaco, dopo averne valutato il potenziale beneficio e l''eventuale rischio per i pazienti, e di contrattarne anche il prezzo di vendita". Ben gestita anche l''informazione - secondo la SIF - che si è allineata ad altri Paesi culturalmente avanzati anche mettendo gratuitamente a disposizione degli operatori sanitari pubblicazioni in italiano di eccellente livello scientifico". L''AIFA ha meriti anche nel campo della ricerca, nella promozione dei generici e nell''introduzione di medicinali innovativi, ricordano i farmacologi. I farmacologi della Sif, infine, stigmatizzano le informazioni allarmistiche sulla nimesulide. Se questo farmaco "resta in commercio oltre che in Italia in ben altri 16 Paesi europei, fra cui Francia, Portogallo, Svizzera, Ungheria - conclude la nota - è perch� l''Emea, Agenzia regolatoria europea, ha ritenuto che, nonostante quanto autonomamente stabilito da alcuni Paesi, il suo profilo di beneficio/rischio è favorevole. La nimesulide, inoltre, è oggi in commercio in almeno 25 paesi extraeuropei, fra cui India e Cina".

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