Politica e Sanità
15 Novembre 2011La Commissione di indagine istituita dal Ministero conferma che i foglietti illustrativi dei farmaci citati nellindagini sullAIFA erano già stati rettificati
Secondo il sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, Ferruccio Fazio i farmaci coinvolti nellorigine dellinchiesta della Procura di Torino non costituiscono un pericolo per i cittadini. La Commissione ministeriale ha infatti fornito i risultati definitivi sul primo obiettivo che si era posto. "Gli esperti hanno accertato - riferisce Fazio alla luce della relazione della Commissione - che 21 farmaci hanno già i foglietti illustrativi definitivi, cioè sono stati tutti aggiornati con le dovute informazioni per il pubblico. Dunque se è vero che ci sono stati effettivamente ritardi nell''aggiornamento dei bugiardini, come contestato nell''inchiesta, oggi questi risultano in regola. Dunque i cittadini non corrono nessun rischio. Solo per uno dei farmaci - aggiunge il sottosegretario - la modifica del foglietto è ancora in fase di registrazione, ma è abbastanza irrilevante perch� si tratta solo di aggiungere i riferimenti, di tipo bibliografico, a uno studio internazionale relativo al prodotto". Non si tratta cioè di avvertenze relative a effetti collaterali, posologia o precauzioni da prendere. "Per questo - assicura Fazio - non c''è nessun rischio per i cittadini". Con loccasione, il sottosegretario ha anche indicato i nomi dei componenti della Commissione. Sono Claudio De Giuli, capo del Dipartimento Qualità del ministero del Welfare, Luciano Caprino, farmacologo ordinario all''Università La Sapienza di Roma, e l''avvocato palermitano Giovanni Pitruzzella, ordinario di Diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell''Università degli studi di Palermo. Secondo Ferruccio Fazio "rendere noti i nomi sia giusto in nome della trasparenza". Il prossimo passo sarà unindagine sull''efficienza del sistema di procedure e controlli attuato dallAgenzia italiana del Farmaco, per capire se ci sono difficoltà operative. A pronunciarsi per primo al riguardo è stato il presidente di Farmindustria Sergio Domp�. "Mi pare che la scelta sia stata fatta molto bene" ha dichiarato, a margine di un seminario sul tema ''Industria farmaceutica e Fondazioni Irccs'' promosso dalla Fondazione IRCCS Istituto nazionale tumori (NT) del capoluogo lombardo. "Sono tre persone con competenze complementari assolutamente stimabili", afferma il numero uno dell''associazione nazionale imprese del farmaco. Accanto a ciò che emergerà dal lavoro dei magistrati, per Domp� "c''era la necessità di una valutazione fatta dal loro punto di vista".
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