Salute benessere
10 Ottobre 2023 Dieta sana, attività fisica regolare, sonno adeguato e interazioni sociali, riducono il rischio di depressione indipendentemente dal rischio genetico. Lo studio internazionale
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa un adulto su 20 soffre di depressione e questa condizione rappresenta un onere significativo per la salute pubblica in tutto il mondo. I fattori che influenzano l’insorgenza della depressione sono complicati e comprendono una miscela di fattori biologici e di stile di vita. Per comprendere meglio la relazione tra questi fattori e la depressione, un gruppo internazionale di ricercatori, ha esaminato i dati di quasi 290.000 persone – di cui 13.000 affette da depressione – seguite per un periodo di nove anni.
Chi ha uno stile di vita sano ha meno probabilità di sviluppare depressione
I risultati mostrano che uno stile di vita sano che prevede un consumo moderato di alcol, una dieta sana, un’attività fisica regolare, un sonno adeguato e frequenti connessioni sociali, evitando il fumo e un comportamento troppo sedentario, riduce il rischio di depressione. In particolare, tra tutti questi fattori, dormire bene la notte – tra le sette e le nove ore– ha fatto la differenza più grande, riducendo il rischio di depressione, compresi singoli episodi depressivi e la depressione resistente al trattamento, del 22%. In base al numero di fattori di stile di vita sano a cui un individuo ha aderito, i soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi. Gli individui del gruppo intermedio avevano circa il 41% in meno di probabilità di sviluppare depressione rispetto a quelli con uno stile di vita sfavorevole, mentre quelli del gruppo con uno stile di vita favorevole avevano il 57% in meno di probabilità.
Uno stile di vita sano è protettivo indipendentemente dal rischio genetico
Il team ha poi esaminato il Dna dei partecipanti, assegnando a ciascuno un punteggio di rischio genetico. Questo punteggio era basato sul numero di varianti genetiche portatrici di un individuo che hanno un legame noto con il rischio di depressione. Quelli con il punteggio di rischio genetico più basso avevano il 25% in meno di probabilità di sviluppare depressione rispetto a quelli con il punteggio più alto, con un impatto molto minore rispetto allo stile di vita. Nelle persone ad alto, medio e basso rischio genetico di depressione, il team ha inoltre scoperto che uno stile di vita sano può ridurre il rischio di depressione. Questa ricerca sottolinea così l'importanza di vivere uno stile di vita sano per prevenire la depressione, indipendentemente dal rischio genetico di una persona.
La professoressa Barbara Sahakian, del Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Cambridge, ha dichiarato: “Sebbene il nostro Dna possa aumentare il rischio di depressione, abbiamo dimostrato che uno stile di vita sano è potenzialmente più importante. Alcuni di questi fattori legati allo stile di vita sono aspetti su cui abbiamo un certo controllo; quindi, cercare di trovare modi per migliorarli – assicurandoci di dormire bene la notte e uscendo per vedere gli amici, per esempio – potrebbe fare davvero la differenza nella vita delle persone”.
Lo stile di vita impatta sulle funzioni immunitarie e metaboliche
Per capire infine perché uno stile di vita sano potrebbe ridurre il rischio di depressione, il team ha studiato una serie di altri fattori. Innanzitutto, hanno esaminato le scansioni cerebrali MRI di poco meno di 33.000 partecipanti e hanno trovato una serie di regioni del cervello in cui un volume maggiore – più neuroni e connessioni – era collegato a uno stile di vita sano. Questi includevano il pallido, il talamo, l'amigdala e l'ippocampo. Successivamente, il team ha cercato marcatori nel sangue che indicassero problemi con il sistema immunitario o il metabolismo. Tra i marcatori collegati allo stile di vita figurano la proteina C-reattiva, una molecola prodotta nel corpo in risposta allo stress, e i trigliceridi, una delle forme primarie di grasso che il corpo utilizza per immagazzinare energia per il futuro. Questi collegamenti sono supportati da una serie di studi precedenti. Ad esempio, l’esposizione allo stress nella vita può influenzare la nostra capacità di regolare lo zucchero nel sangue, il che può portare a un deterioramento della funzione immunitaria e ad accelerare i danni legati all’età alle cellule e alle molecole del corpo. Una scarsa attività fisica e la mancanza di sonno possono danneggiare la capacità del corpo di rispondere allo stress. Infine, è stato scoperto che la solitudine e la mancanza di supporto sociale aumentano il rischio di infezione e aumentano i marcatori di deficienza immunitaria. In altre parole, uno stile di vita più povero ha un impatto sul nostro sistema immunitario e sul nostro metabolismo, il che a sua volta aumenta il rischio di depressione.
Educare sull’importanza di uno stile di vita sano
La dottoressa Christelle Langley, anch'essa del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Cambridge, ha dichiarato: “Siamo abituati a pensare che uno stile di vita sano sia importante per la nostra salute fisica, ma è altrettanto importante per la nostra salute mentale. Fa bene alla salute del nostro cervello e alle nostre capacità cognitive, ma anche indirettamente promuovendo un sistema immunitario più sano e un metabolismo migliore”. Infine, gli autori concludono, sottolineano che “la depressione può iniziare già nell’adolescenza o nella prima età adulta; quindi, educare i giovani sull’importanza di uno stile di vita sano e sul suo impatto sulla salute mentale dovrebbe iniziare già nelle scuole”.
Fonte: https://www.nature.com/articles/s44220-023-00120-1
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