Ricerca
11 Settembre 2023 I pazienti con patologie croniche che hanno utilizzato cannabis terapeutica hanno percepito un miglioramento per dolore, ansia e depressione. Lo studio
I pazienti con problemi di salute cronici a cui è stata prescritta cannabis terapeutica hanno mostrato miglioramenti significativi nella qualità generale della vita e nell'affaticamento legati alla salute, oltre che nell'ansia, nella depressione e nel dolore, nei primi tre mesi di utilizzo. Lo rileva uno studio condotto in Australia e pubblicato su PLOS ONE. Lo riporta Doctor33.
Lo studio in dettaglio
«Dal 2016 in Australia la cannabis terapeutica è approvata per la prescrizione a pazienti con problemi di salute cronici che non rispondono ad altri trattamenti. Abbiamo cercato di comprendere meglio eventuali cambiamenti negli esiti riportati dai pazienti in seguito al trattamento con cannabis in questa popolazione» spiega Margaret-Ann Tait, dell'Università di Sydney, Australia, autrice principale dello studio.
I ricercatori hanno intervistato 2.327 individui con patologie croniche a cui era stata prescritta cannabis medica (THC e CBD in un olio vettore di trigliceridi a catena media) tra novembre 2020 e dicembre 2021, chiedendo informazioni su salute, qualità di vita, dolore, sonno, ansia e depressione, prima di iniziare la terapia con cannabis, dopo due settimane di trattamento, e una volta al mese per tre mesi. Il 63% dei pazienti intervistati era rappresentato da donne, con un'età media di 51 anni. Le problematiche più segnalate erano dolore cronico (69%), insonnia (23%), ansia (22%), e ansia/depressione (11%); la metà dei pazienti era in trattamento per più di un disturbo.
Migliorati nei pazienti dolore, ansia e depressione
I partecipanti hanno riferito miglioramenti significativi nella qualità della vita correlata alla salute e nelle misurazioni dell'affaticamento nel corso dei tre mesi esaminati, oltre a riduzioni clinicamente significative del dolore e miglioramenti significativi di ansia e depressione da moderata a grave. Tuttavia, sebbene a molti pazienti fosse stata prescritta la cannabis per l'insonnia, non sono stati riscontrati miglioramenti complessivi nei disturbi del sonno riferiti dai pazienti. Gli autori non hanno misurato gli effetti avversi come parte dello studio, sebbene 30 pazienti si siano formalmente ritirati a causa di effetti indesiderati.
Bibliografia:
PLOS ONE 2023. Doi: 10.1371/journal.pone.0290549
http://doi.org/10.1371/journal.pone.0290549
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