Europa
20 Novembre 2023 Il consiglio Europeo vuole ridurre del 20% il consumo totale di antibiotici entro il 2030, ma i dati Ecdc evidenziano il ritorno dei consumi a livelli pre-pandemia
La resistenza antimicrobica contribuisce ogni anno a quasi 5 milioni di decessi. Ciò, unito allo scarso stato degli investimenti in ricerca e sviluppo di nuovi antimicrobici, ha portato l’OMS a evidenziare la resistenza antimicrobica come una delle 10 principali minacce globali per la salute pubblica che l’umanità deve affrontare.
Per scongiurare tale minaccia, il consiglio Europeo, a giugno 2023, ha fissato l'obiettivo di ridurre del 20% il consumo totale di antibiotici (comunità e settore ospedaliero insieme) entro il 2030, utilizzando il 2019 come anno di riferimento. Sebbene tale riduzione fosse stata quasi raggiunta nel 2020 a livello comunitario a causa di fattori legati alla pandemia di COVID-19, la ripresa nel 2022 ha riportato i tassi di consumo di antibiotici verso il valore di base del 2019.
Durante la pandemia si è osservata una riduzione del 18,5 % del consumo di antibiotici
Nel 2020, in concomitanza con il primo anno della pandemia di COVID-19, l’Unione Europea (UE)/Spazio Economico Europeo (SEE) ha registrato una significativa diminuzione del consumo di antibiotici nel settore comunitario di ben il 18,5%. Questo calo è stato collegato all’uso di interventi non farmaceutici (ad esempio, distanziamento fisico o uso di mascherine facciali) che hanno ridotto la diffusione complessiva degli agenti patogeni, e al fatto che le prescrizioni di antibiotici sono state influenzate dall’interruzione dell’accesso ai servizi sanitari.
Tra il 2021 e il 2022, purtroppo il consumo torna ad aumentare
Tale diminuzione sembra essere transitoria, e purtroppo il consumo di antibiotici sta tornando ai livelli pre-pandemia. Infatti, tra il 2021 e il 2022 vi è stato un incremento medio del 20,5%. Gli autori sottolineano che “anche se la ripresa delle infezioni del tratto respiratorio sia virali che batteriche durante l’ultima parte del periodo di studio potrebbe in parte spiegare questa ripresa del consumo di antibiotici, l’aumento potrebbe anche riflettere un’opportunità mancata per rafforzare l’uso prudente degli antibiotici”.
Il consumo nella comunità rappresenta ben il 90% del consumo totale
Per raggiungere gli obiettivi di riduzione raccomandati entro il 2030, l’UE e la maggior parte dei paesi dovranno intensificare, quindi, gli sforzi per ridurre il consumo non necessario di antibiotici. Le attività di gestione degli antibiotici che rafforzano il consumo prudente nella comunità svolgono un ruolo fondamentale in questo, poiché il consumo nella comunità rappresenta circa il 90% del consumo totale di antibiotici.
Essenziale migliorare la consapevolezza e sensibilizzazione sul tema
La settimana mondiale di sensibilizzazione sulla resistenza antimicrobica (WAAW), promossa dall’OMS, è una campagna globale per aumentare la consapevolezza e la comprensione dell’antibiotico- resistenza e promuovere le migliori pratiche tra le parti interessate di One Health per ridurre l’emergenza e la diffusione di infezioni resistenti ai farmaci. Il tema di quest’anno rimarrà come nel 2022" Prevenire insieme la resistenza antimicrobica ". La resistenza antimicrobica rappresenta una minaccia per l'uomo, gli animali, le piante e l'ambiente. Ci riguarda tutti. Per ridurla efficacemente, tutti i settori devono utilizzare gli antibiotici in modo prudente e appropriato, adottare misure preventive per ridurre l’incidenza delle infezioni e seguire le buone pratiche nello smaltimento dei rifiuti contaminati da antimicrobici.
Fonti:
https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2023.28.46.2300604
https://www.who.int/campaigns/world-amr-awareness-week/2023
https://www.ecdc.europa.eu/en/news-events/european-antibiotic-awareness-day-eaad-2023
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