Farmaci
20 Novembre 2023 Semaglutide sottocute (2,4 mg dose settimanale) in pazienti con malattia cardiovascolare e sovrappeso o obesità, ma senza diabete, è superiore al placebo nel ridurre l'incidenza di decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale.
La somministrazione di semaglutide per via sottocutanea alla dose settimanale di 2,4 mg in pazienti con malattia cardiovascolare e sovrappeso o obesità, ma senza diabete, riduce (vs placebo) l'incidenza di decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale. I nuovi dati, raccolti da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, sono stati presentati da Novo Nordisk all'annuale incontro scientifico dell'American Heart Association a Philadelphia.
Oltre la perdita di peso
I primi dati dello studio Select pubblicati ad agosto avevano dimostrato che il farmaco aiutava i pazienti a perdere in media il 15% del loro peso, riducendo anche l'incidenza di infarto, ictus e decesso per malattie cardiache del 20%. I risultati completi dello studio, pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati alla conferenza, confermano che il farmaco ha effetti benefici oltre i noti vantaggi per la salute derivanti dalla perdita di peso.
Nello studio su 17.604 pazienti sovrappeso e obesi con indice di massa corporea elevato (BMI>27) e preesistenti malattie cardiache ma senza diabete, il farmaco ha ridotto il rischio di infarto non mortale del 28%, di ictus non mortale del 7% e di decesso correlato a malattie cardiache, del 15% rispetto al placebo.
Chad Weldy, cardiologo presso la Stanford University, ha sottolineato durante la conferenza che lo studio non ha indagato su come il semaglutide possa prevenire le malattie cardiache, ma solo come il farmaco abbia rallentato il loro peggioramento. Bruno Halpern, direttore del centro obesità dell'Hospital 9 de Julho a São Paulo, Brasile, ha aggiunto che semaglutide nel dosaggio studiato dovrebbe essere preso in considerazione come trattamento di prima linea per le malattie cardiache.
Gli autori dello studio hanno dichiarato che, sebbene la comprensione dei meccanismi di protezione cardiovascolare del semaglutide, rimangano al momento solo ipotizzabili, vi è un effetto chiaro sui fattori di rischio associati che supportano l'idea che vi siano molteplici vie di azione dietro al beneficio clinico del farmaco. Questi fattori includono la prevenzione dell’infiammazione, il controllo della pressione sanguigna e della glicemia, tutti elementi che possono impattare sulla salute cardiaca.
Sicurezza e tollerabilità
Nello studio su 17.604 pazienti con una durata media di 33 mesi, quasi 1.500 pazienti trattati con semaglutide hanno interrotto il trattamento a causa di effetti collaterali, principalmente disturbi gastrointestinali come nausea e vomito, rispetto a 718 pazienti nel gruppo placebo. Nonostante lo studio non fosse finalizzato a testare la perdita di peso, i partecipanti hanno perso in media quasi il 10% del loro peso corporeo totale. Novo ha affermato che ai pazienti dello studio cardiaco non era richiesto di monitorare dieta ed esercizio fisico come nei trial sull'obesità.
Martin Lange, responsabile dello sviluppo di Novo Nordisk, ha dichiarato di aspettarsi negli Stati Uniti l’aggiornamento del foglio illustrativo - per includere i benefici cardiaci – nella prima metà del prossimo anno e in UE nella seconda metà. I regolatori dei farmaci hanno facoltà di aggiornare le informazioni sulle etichette dei medicinali per includere nuovi dati o riflettere nuove indicazioni per l'uso dopo l'approvazione iniziale.
Fonte:
https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/novo-nordisk-says-wegovy-heart-benefits-due-more-than-weight-loss-2023-11-11/?utm_source=Sailthru&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Health-Rounds&utm_term=111423&user_email=b2915af3c9e6e5499ea538d23344420c568b396b0c1133dad6c936d4c9ea8d88
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