Salute benessere
22 Marzo 2024 L'echinacoside, componente dell’echinacea, ha potenziali proprietà neuroprotettive ma anche di osteogenesi e angiogenesi
L'echinacoside, un glicoside feniletanoide naturale, è stato isolato per la prima volta dall'Echinacea angustifolia DC. (Compositae) sessant'anni fa. Si è scoperto che possiede numerose attività farmacologicamente vantaggiose per la salute umana. Si tratta di un composto bioattivo naturale isolato anche dal gener Cistanche che ha diverse attività biologiche e farmacologiche tra cui: proprietà anti-apoptotiche, neuroprotettive, epatoprotettive, cardiovascolari, immunomodulanti, antinvecchiamento, antidiabetiche, stimolando inoltre la formazione ossea.
L’echinacea come antibatterico nella medicina tradizionale
L'echinacea è stata utilizzata dai popoli indigeni dell’America meridionale i quali ne sfruttavano le proprietà antibatteriche per la pelle, soprattutto nella cura di ferite, emorroidi, ustioni e punture di insetti, ma anche contro problemi alla testa e le gastriti. Alcune fonti storiche la descrivono come una radice utile per le ulcere, i foruncoli, i geloni, efficace probabilmente per la rigenerazione dei tessuti. Nelle malattie infettive è stata adoperata probabilmente con un eccellente successo, come in altre patologie per l’azione analgesica per via topica.
Il potenziale dell’echinacoside nei disturbi del sistema nervoso
L’echinacoside è un principio attivo di inestimabili potenzialità che mostra un’azione importante nei disturbi del sistema nervoso e cardiovascolari, nelle malattie ossee, nonché nel trattamento del morbo di Parkinson e di Alzheimer, dell'aterosclerosi, dell’osteoporosi, della colite acuta, dell’epatite; ciò si può dedurre grazie alla ricchezza dei dati forniti dalla ricerca scientifica. Le eccellenti proprietà antiossidanti, 9,5 volte superiori a quelle del Trolox (analogo della vitamina E Ndr), stimolano continuamente nuove ricerche le quali arricchiscono la letteratura scientifica al fine di progettare nuovi futuri studi clinici. Tuttavia, al momento, nonostante la ricchezza di dati sperimentali disponibili che fanno luce sui potenti effetti farmacologici, molte questioni rimangono irrisolte per quanto riguarda gli usi clinici. In primo luogo, la bassa biodisponibilità e il metabolismo estremamente veloce riflettono le proprietà farmacocinetiche insoddisfacenti. Si auspicano dunque, oltre al resto, nuovi studi per ovviare ai suddetti problemi e individuare la migliore forma farmaceutica.
Dalla ricerca sembra che echinacoside migliori angiogenesi e osteogenesi
Lo scopo di una recentissima ricerca è quello di dimostrare che l'echinacoside promuove l'osteogenesi e l'angiogenesi e inibisce la formazione di osteoclasti.
È stato condotto un esperimento in vitro per studiare quanto l'echinacoside influisca sull'angiogenesi, sull'osteogenesi e sulla formazione degli osteoclasti; tale studio che ha utilizzato un modello di frattura ossea su ratti.
Gli esperimenti hanno avuto un sorprendente esito positivo, hanno dimostrato che l’echinacoside ha migliorato l’attività osteogenica delle cellule precursori degli osteoblasti in embrioni di topo e ha promosso la migrazione e la formazione del tubo delle cellule endoteliali della vena ombelicale umana.
L'echinacoside ha aumentato l'espressione di proteine e geni correlati e ha migliorato l'angiogenesi e l'osteogenesi, inibendo al contempo la formazione di osteoclasti reprimendo l'espressione di proteine e geni correlati. Dagli esperimenti in vivo, i risultati hanno dimostrato che l'echinacoside ha ridotto significativamente il contenuto di MMP-9 e ha migliorato il contenuto di VEGF e OCN. Il test immunologico a fluorescenza ha mostrato che l'echinacoside promuove le attività di RUNX2 e VEGF e inibisce il gene CTSK. L'echinacoside ha ridotto il contenuto di TNF-α, IL-1β e IL-6, dimostrando in tal modo la spiccata attività antinfiammatoria.
L’echinacoside ha migliorato l’angiogenesi e l’osteogenesi e ha inibito la formazione di osteoclasti per favorire il risanamento di alcune fratture ossee. Questo è un uso nuovo per l’echinacoside, si auspicano studi clinici in modo tale da progettare trattamenti efficaci per migliorare la guarigione dalle fratture.
Bibliografia
Yi Q, Sun M, Jiang G, Liang P, Chang Q, Yang R. Echinacoside promotes osteogenesis and angiogenesis and inhibits osteoclast formation. Eur J Clin Invest. 2024; 00:e14198. doi:10.1111/eci.14198
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