Carenza di sodio: dalla galenica sodio cloruro in capsule
Il "sale da cucina" può avere importanza anche in terapia per il trattamento di forme carenziali quali l'iponatriemia. Il cloruro di sodio, il principale costituente del sale da cucina, si può trovare naturalmente disciolto in acqua, a formare acqua marina, o allo stato solido in giacimenti di terraferma (nel quale caso viene comunemente chiamato "salgemma"). Nel corpo umano, il sodio è il principale catione dei liquidi extracellulari e interviene nel controllo della distribuzione dell'acqua nell'organismo, del bilancio fluido-elettrolitico e della pressione osmotica dei liquidi organici. Il sodio, insieme ai cloruri e al bicarbonato, partecipa alla regolazione dell'equilibrio acido-base. Il cloruro, principale anione extracellulare, segue strettamente la disposizione fisiologica del sodio intervenendo come questo nell'equilibrio acido-base.
Iponatriemia: le cause della carenza di sodio
L'organismo contiene circa 4 moli di sodio (circa 40-60 mmoli di sodio per kg), di cui approssimativamente il 40% si ritrova nello scheletro, ed è in grado di adattarsi ad assunzioni di sodio cloruro comprese in un ampio intervallo mediante l'escrezione renale. Nei paesi con clima temperato la quantità di sodio richiesta dall'adulto (come sodio cloruro) è fino a 70 mmoli giornaliere; per un'eventuale integrazione di sale si deve tenere conto della quantità di sodio cloruro presente naturalmente negli alimenti. Ci sono delle condizioni dove, tuttavia l'apporto di sodio con la dieta può non essere sufficiente. La prima è l'iponatriemia, dove vi è la presenza di eccessiva acqua nell'organismo a causa di un inappropriato rapporto sodio/acqua nello spazio extracellulare. In particolare, la concentrazione del sodio nel plasma è più bassa del normale. Il sodio è un catione (ione positivo) predominante nello spazio extracellulare e non può passare liberamente dallo spazio interstiziale all'interno della cellula. Ciò avviene in quanto un singolo catione di sodio attrae intorno a sé 25 molecole di acqua, e si viene pertanto a creare una struttura di tipo polare troppo larga per attraversare liberamente la membrana cellulare. Una seconda condizione è quanto si ha perdita di sodio e acqua. In questo caso i sintomi comprendono sete, vertigini, ipotensione posturale, oliguria e infine shock, come conseguenza della diminuzione del volume plasmatico. L'iponatriemia associata all'esercizio fisico è una evenienza molto comune nel corso di maratone ed altre gare di resistenza Ci sono anche molte condizioni patologiche, fra cui l'insufficienza cardiaca congestizia, l'insufficienza renale, la cirrosi ed insufficienza epatica e la polmonite possono essere associate a iponatriemia. Nella stragrande maggioranza dei casi l'iponatriemia si verifica in conseguenza ad un eccesso di acqua rispetto alla quantità di sodio presente nell'organismo. La carenza di sodio, in quanto unico disturbo primitivo, è raramente causa di iponatriemia, la perdita di sodio può portare ad uno stato di ipovolemia (cioè una perdita di volume di sangue nel corpo), la quale rappresenta un segnale per il rilascio di ormone antidiuretico (Adh).
L'integrazione di sodio cloruro
A seconda della gravità dell'iponatriemia possono variare i sintomi: nausea, debolezza e crampi muscolari nelle forme più lievi, alterata risposta agli stimoli ambientali, tachipnea e disventilazione nelle forme moderate; infine, nelle forme più gravi si verifcano bradicardia, ipertensione arteriosa e alterata temperatura corporea fino a sintomi di edema cerebrale. Per correggere l'iponatriemia si può come prima linea di trattamento, restringere l'apporto di fluidi come prima linea di trattamento. Come seconda linea di trattamento, si suggerisce di aumentare l'apporto di soluti con somministrazione di urea per os da 0.25 fino a 0.50 g/kg/die, o una combinazione di diuretico dell'ansa a basso dosaggio e cloruro di sodio per os. L'integrazione di sodio cloruro è impiegata anche nella correzione di deficit preesistenti nel compartimento extracellulare, nella correzione delle perdite continue gastrointestinali (vomito o diarrea) o renali, per indurre diuresi in caso di avvelenamento da ioduri, bromuri, salicilati o barbiturici.
Esempio formulativo
NaCl 1g Eccipiente q.b. a riempimento volumetrico capsule tipo 0-00 Pesare il quantitativo necessario di sodio cloruro in base alla capsula da allestire, quindi valutare con cilindro la quantità di eccipiente necessario per il riempimento delle capsule. Lavorare in mortaio con progressione geometrica l'eccipiente con il principio attivo fino ad avere una miscela uniforme. Si procede quindi ad incapsulare. Si consiglia di rivalutare con cilindro l'esattezza della quantità di eccipiente. Essendo un solido cristallino, la lavorazione con mortaio, specie se prolungata, può modificare il volume occupato dal sale. Effettuare i controlli di uniformità di massa, tenuta della capsula, tenuta del contenitore primario e corretta compilazione dell'etichetta come da farmacopea. È bene consigliare ai pazienti di non assumere sale da cucina al posto delle capsule allestite galenicamente, sia per possibili errori di dosaggio, sia perché il sale da tavola può contenere sodio ioduro e magnesio carbonato, aggiunti come agenti antiagglomeranti.
Linee guida per la pratica clinica nella diagnosi e trattamento dell'iponatremia, Un grammo di sale fornisce 17,1 mmoli di sodio e di cloruri. Nephrol Dial Transplant. 2006 Aug; 21(8): 2120-6. Int J Food Sci Nutr. 2019 Dec; 70(8): 1014-1019.
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