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14 Novembre 2023 Si è tenuta a Roma presso il ministero degli Esteri la conferenza "Italia - USA: Cooperazione Internazionale sulle Biotecnologie Emergenti e le Scienze della Vita”, il primo incontro tra istituzioni e aziende
Biotecnologie e scienze della vita sono settori di interesse strategico legati alla sicurezza nazionale, e la pandemia lo ha dimostrato, in cui il ruolo dei governi rimane cruciale nel fornire leadership e orientamento. Su questo sfondo, è imperativo sviluppare partnership internazionali strategiche con alleati e Paesi simili. Per questo motivo, il Ministero degli Affari Esteri italiano ha deciso di ospitare la conferenza "Italia - USA: Cooperazione Internazionale sulle Biotecnologie Emergenti e le Scienze della Vita", che è in corso a Roma e di cui Edra è media partner.
Si tratta del primo incontro istituzionale e aziendale di alto livello tra gli attori italiani e statunitensi attivi nelle biotecnologie e nelle scienze della vita. L’obiettivo è lanciare un dialogo bilaterale a lungo termine sulle biotecnologie emergenti e sulle scienze della vita, concentrandosi in particolare sulle strategie internazionali di cooperazione, sulle opportunità di finanziamento e sui modelli di ricerca e sviluppo.
Hanno partecipato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della ricerca, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Orazio Schillaci, ministro della Salute, oltre all’ambasciatore statunitense Jack Markell.
“E un’importante occasione – ha detto il ministro della salute Orazio Schillaci - per un rinnovato slancio alla cooperazione con gli Stati Uniti, nel campo delle biotecnologie e delle scienze della vita, molto vicine alla salute”. Schillaci ha sottolineato il ruolo competitivo e di potenziale leadership dell’Italia che va “tutelato e consolidato, continuando a investire sull’innovazione, la ricerca e la cooperazione internazionale”
L’Italia, ricorda una nota del ministero degli Esteri, vanta un settore biotecnologico e delle scienze della vita vivace e in crescita, in cui interagiscono dinamicamente attori pubblici e privati e il cui fatturato supera i 250 miliardi di euro l’anno. Il volume di R&S delle industrie farmaceutiche, dei dispositivi medici e delle biotecnologie italiane ammonta a circa 3 miliardi di euro all’anno (11% del totale del Paese). In termini di Venture Capital, le biotecnologie e le scienze della vita sono tra i settori più attivi. In cinque anni, i private equity di tutto il mondo hanno investito quasi 400 miliardi di euro; in Europa, private equity e venture capital hanno impegnato oltre 75 miliardi di euro e in Italia ci sono stati più di sei miliardi di investimenti dedicati in quasi 300 aziende. In particolare, nel nostro Paese i fondi internazionali, in un quinquennio, hanno investito oltre 4,5 miliardi di euro, pari al 76% del capitale investito nelle scienze della vita. Se nel 2018 sono stati finanziati 5 obiettivi, nel 2022 questi sono diventati 17, segno di quanto questo segmento sia importante per gli investitori stranieri.
Marcello Cattani presidente di Farmindustria ha ricordato il ruolo leader dell’industria farmaceutica italiana in Europa. “Siamo il ponte di salute verso tutto il mondo e le imprese americane nel nostro Paese sono molte e concorrono a generare un valore di oltre 11 miliardi nell’export. Bisogna continuare il viaggio di riforma dell'Aifa perché condiziona l'accesso e la capacità di dare farmaci, di attirare innovazione, ma soprattutto anche di complementare l'altro aspetto dell'innovazione che è la sostenibilità industriale”.
Francesco De Santis, Vicepresidente di Confindustria con delega a Ricerca e Sviluppo ha portato l’attenzione sulla situazione brevetti: “Nel confronto con alcuni Paesi competitor, in alcuni settori registriamo più pubblicazioni qualificate che brevetti realizzati. Per essere competitivi non solo all’interno del nostro Paese ma a livello europeo è fondamentale non disperdere questa scienza generata. Bisogna sensibilizzare i centri di eccellenza, lavorare anche con il pubblico e rafforzare la proprietà intellettuale anche attraverso la creazione di dottorati di ricerca innovativi”.
Per Fabrizio Greco, Presidente dell’Associazione nazionale di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie, l’evento di oggi “conferma l’interesse e la visione strategica del Governo per lo sviluppo delle biotecnologie in Italia e fa seguito all’annuncio di un Piano Nazionale per il Biotech che il Ministro Urso aveva fatto alcuni mesi fa. Le biotecnologie rappresentano una delle maggiori opportunità di sviluppo in vari settori industriali, oltre ad essere un asset strategico per la sicurezza e l’autonomia del nostro Paese. Guardiamo con estremo interesse a questo percorso e ci poniamo a disposizione delle Istituzioni per collaborare e identificare le soluzioni necessarie ad accelerare il percorso che porta un’idea a trasformarsi in soluzione innovativa e rendere l’Italia protagonista nella competizione internazionale”.
Si è tenuta a Roma presso il ministero degli Esteri la conferenza "Italia - USA: Cooperazione Internazionale sulle Biotecnologie Emergenti e le Scienze della Vita”, il primo incontro tra istituzioni e aziende
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