Distribuzione, Mirone (Federfarma Servizi): rete ha risposto con resilienza. Pronti per nuove sfide vaccinali
La rete delle farmacie ha risposto con grande resilienza alle sfide della pandemia, dalla diagnostica ai vaccini con un forte contributo da parte della distribuzione intermedia
La rete delle farmacie ha risposto con grande resilienza alle sfide della pandemia, dalla diagnostica ai vaccini. In questo c'è stato un forte contributo da parte della distribuzione intermedia, «è stata davvero una prova di resistenza, in un momento così particolare» durante il quale «abbiamo assicurato un servizio quotidiano alle farmacie con una fornitura costante anche nei periodi di maggiori restrizioni alla circolazione. Siamo riusciti ad arrivare dappertutto e più volte al giorno per poter garantire al cittadino il diritto al farmaco». A fare il punto della situazione vissuta dalla distribuzione intermedia durante la pandemia è Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi
Dall'esperienza pandemia modelli sempre più efficienti
L'efficienza dei distributori intermedi sta consentendo di velocizzare la campagna vaccinale portando i vaccini nei presidi sanitari più prossimi alle vite degli italiani: le farmacie. Il settore svolge un ruolo di cerniera tra l'industria farmaceutica, le farmacie e i cittadini, ma sarà effettivamente pronto anche a dare una spinta decisiva alle sfide vaccinali future? «Sicuramente sì - assicura Mirone. - Dall'esperienza che abbiamo maturato anche in altri contesti europei, abbiamo riscontrato che ad esempio in Francia la migliore risposta rispetto alla vaccinazione si è avuta là dove la rete della farmacia è stata utilizzata e dove alle spalle della rete delle farmacie ci fosse la nostra rete di distributori», racconta. «Sappiamo perfettamente che, per il cittadino, la prossimità e la vicinanza rispetto alla farmacia sia un valore aggiunto che comporti una maggiore compliance rispetto alla vaccinazione, quindi, da questo punto di vista bisogna sfruttare questa risorsa per raggiungere il massimo numero di soggetti e garantire la più alta percentuale di vaccinazione sia nella straordinaria situazione che abbiamo vissuto con la pandemia, ma anche nel futuro per le vaccinazioni di routine come quella antinfluenzale o altre che saranno necessarie», precisa Mirone. «Siamo al fianco delle farmacie per supportare al meglio la loro rete ma anche, in generale, quella territoriale», sottolinea. È questo che reputa necessario «stringere un rapporto sempre più intenso tra le farmacie e i medici medicina generale per dare quella risposta che la sanità territoriale dovrà dare in futuro. È questa la sfida che ci attende - osserva - perché abbiamo registrato, purtroppo a nostre spese, che la sanità ospedalocentrica non è in grado di assorbire determinati impatti, mentre se c'è una rete territoriale forte questo si potrà sicuramente ottenere in termini molto concreti».
Filiera italiana è un elemento di eccellenza da utilizzare al meglio
«La nostra filiera - evidenzia il presidente di Federfarma servizi - è un elemento di eccellenza e, come succede anche in altri paesi europei, utilizzarla al meglio per arrivare a quel modello di sanità territoriale di cui tanto si parla in questo periodo credo che sia l'arma giusta». «Siamo i professionisti di questo settore - aggiunge - che, nell'arco di pochissimo, riescono a garantire che il flusso in tutte e due direzioni, cioè verso la farmacia ma anche dalla farmacia verso l'industria, venga garantito al meglio». Nel corso della pandemia, un altro attore che la distribuzione intermedia ha dovuto gestire è stata la farmacia ospedaliera. «Abbiamo svolto un'attività importante anche a loro supporto, ricordo la drammatica ricerca di bombole d'ossigeno che abbiamo consegnato, tra i vari, negli ospedali in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna», dice Mirone. Queste è la «testimonianza del livello di eccellenza che il nostro settore rappresenta - precisa - e credo che vada utilizzato, come tutte le risorse, al meglio anche nel prossimo futuro».
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A cura di Simona Zazzetta
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