Long Covid, alterazione olfatto e confusione mentale a un anno dall’infezione. Lo studio italiano
Alterazioni dell'olfatto, cefalea e confusione mentale sono i sintomi, più o meno comuni, del long Covid riscontrati anche dopo un anno dall'infezione da Sars-CoV-2
Alterazioni dell'olfatto, ma anche cefalea e confusione mentale sono i sintomi, più o meno comuni, del long Covid riscontrati anche dopo un anno dall'infezione da Sars-CoV-2.
È quanto è stato messo in evidenza da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica 'Brain Sciences', coordinato da Arianna Di Stadio, professore associato di Otorinolaringoiatria all'Università di Catania a cui hanno preso parte anche Michael J. Brenner, Professore Associato di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Testa-Collo presso l'Università del Michigan e Evanthia Bernitsas, Professore Associato di Otorinolaringoiatria e Direttrice del Centro per la sclerosi multipla della Wayne State University di Detroit, ha visto in prima linea Angelo Camaioni, Direttore del Dipartimento Testa-Collo e della Uoc Otorinolaringoiatria dell'Ao San Giovanni-Addolorata, coadiuvato da Pietro De Luca, Medico in Formazione Specialistica in Otorinolaringoiatria.
I sintomi più comuni del Long Covid
Per lo studio sono stati arruolati 152 adulti con disfunzione olfattiva auto-riferita e sono stati esclusi pazienti con alterazione dell'olfatto, cefalea, o disturbi mnemonici precedenti all'infezione. I pazienti sono stati esaminati tramite esame olfattometrico, esame endoscopico nasale, scale di valutazione della cefalea, valutazione delle capacità cognitive (Mmse). La disfunzione olfattiva è stata stratificata e classificata in base alla severità del deficit e in base alla presenza o meno di distorsione dell'olfatto (parosmia, cacosmia). I dati inerenti l'olfatto, la cefalea, la confusione ed il Mmse sono stati analizzati per valutare eventuali connessioni. E' stato riscontrato che 50 (32,8%) presentavano anosmia (perdita dell'olfatto), 25 (16,4%) con iposmia (parziale riduzione del senso dell'odorato), 10 (6,6%) (allucinazione olfattiva)/cacosmia (erronea percezione di un odore reale) e 58 pazienti (38,2%) con una combinazione di iposmia e parosmia; sette (4,6%) pazienti soffrivano esclusivamente di mal di testa e due (1,4%) avevano mal di testa e annebbiamento mentale come sintomo principale. Il mal di testa è stato segnalato da 76 (50%) pazienti e annebbiamento mentale da 71 (46,7%).
Alterazione dell'olfatto e coinvolgimento cognitivo
«L'alterazione dell'olfatto e il coinvolgimento cognitivo sono caratteristiche comuni della sindrome da Long Covid. La confusione mentale - spiega Camaioni nello studio - spesso descritta come 'brain fog', potrebbe influenzare l'olfatto alterando il ricordo degli odori o attraverso un meccanismo condiviso di neuroinfiammazione. Abbiamo indagato la confusione mentale, la cefalea e la funzione cognitiva in pazienti adulti con disfunzione olfattiva persistente dopo infezione da Sars-CoV-2». E aggiungono: «I pazienti che riferivano cefalea, confusione mentale, o entrambe mostravano un rischio significativamente maggiore di soffrire di anosmia e/o iposmia se confrontati con la controparte senza sintomi neurologici. Nessuno dei pazienti ha riportato un punteggio ridotto al Mmse. Nella nostra coorte di pazienti post-Covid-19 con sintomi olfattivi persistenti oltre i 6 mesi, la cefalea ed il coinvolgimento cognitivo erano associati con deficit olfattivi più severi, coerentemente con meccanismi neuroinfiammatori mediatori di una varietà di sintomi nei pazienti con sindrome long-Covid».
TAG:CEFALEA, CONFUSIONE, LONG COVID
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A cura di Redazione Farmacista33
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