Influenza stagionale: in studio vaccino a mRna universale. Al via la prima fase di test
Negli Stati Uniti è stata avviata la sperimentazione di un vaccino a mRNA universale contro l'influenza: potrebbe eliminare la necessità di aggiornamento annuale
Negli Stati Uniti è stata avviata la sperimentazione di un vaccino a mRNA universale contro l'influenza che "potrebbe eliminare sia la necessità dello sviluppo annuale di vaccini contro l'influenza stagionale, sia il bisogno per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno". Lo ha annunciato il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), uno degli organismi afferenti all'Istituto della Salute americano (Nih).
Come funziona il nuovo vaccino candidato
Il nuovo vaccino candidato punta a stimolare l'immunità contro il virus dell'influenza utilizzando una porzione di una proteina caratteristica dei virus influenzali: l'emoagglutinina (HA). Questa proteina ha due porzioni: una, nota come testa, che cambia rapidamente man mano che il virus si diffonde ed evolve, l'altra nota come stelo, più stabile con caratteristiche molto simili in diversi virus influenzali. Il nuovo vaccino utilizza proprio quest'ultima porzione e i ricercatori sperano di indurre un'immunità a lungo termine contro un'ampia gamma di virus influenzali. "Un vaccino universale contro l'influenza sarebbe un importante risultato per la salute pubblica e potrebbe eliminare sia la necessità dello sviluppo annuale di vaccini contro l'influenza stagionale, sia il bisogno per i pazienti di sottoporsi a un vaccino antinfluenzale ogni anno» ha commentato Hugh Auchincloss, direttore del Niaid.
Nuovo vaccino a confronto con quelli già in commercio
Lo studio prevede l'arruolamento di 50 volontari sani tra i 18 e 49 anni. I partecipanti saranno regolarmente monitorati per valutare la sicurezza del vaccino e l'efficacia e riceveranno appuntamenti di follow-up fino a un anno dopo la vaccinazione. In una prima fase verrà definito il dosaggio più efficace e successivamente il nuovo prodotto sarà confrontato con i vaccini stagionale già in uso per verificare la capacità di proteggere dall'influenza. "Alcuni ceppi del virus dell'influenza - ha affermato Auchincloss - hanno un significativo potenziale pandemico. Un vaccino antinfluenzale universale potrebbe fungere da importante linea di difesa contro la diffusione di una futura pandemia influenzale".
L'influenza stagionale: mortalità e complicanze
L'influenza stagionale uccide ogni anno migliaia di persone in tutto il mondo. Si stima che tra il 2010 e il 2020, negli stati Uniti sono morte tra le 12.000 e le 52.000 ogni anno. Solo in Italia tra il 2013 e il 2017 sono state valutate in totale 68.000 decessi attribuibili all'epidemie di influenza. Sebbene i vaccini antinfluenzali annuali siano strumenti preziosi per controllare la diffusione e la gravità dell'influenza, non forniscono immunità contro ogni ceppo influenzale.
Come spiega il Niad:" Ogni anno, prima che inizi la stagione influenzale, gli esperti scientifici devono prevedere quali saranno i ceppi influenzali più comuni nei prossimi mesi e quindi selezionare tre o quattro di questi ceppi da includere nel prossimo vaccino antinfluenzale stagionale. I produttori di vaccini hanno quindi bisogno di tempo per produrre e distribuire il vaccino, durante il quale i ceppi dominanti del virus possono cambiare in modi inaspettati, riducendo potenzialmente l'efficacia del vaccino. Un efficace vaccino antinfluenzale universale potrebbe eliminare questi problemi proteggendo i suoi riceventi da un'ampia varietà di ceppi e fornendo idealmente un'immunità a lungo termine, così che le persone non abbiano bisogno di essere vaccinate ogni anno".
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A cura di Simona Zazzetta
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